Cronaca

teatromarrucino

Le provocazioni, più o meno fondate, sono nel suo stile. E stavolta il comico romano Enrico Brignano, abruzzese d’origine (la mamma era di Palombaro), non ha smentito una delle sue caratteristiche più note. Nel mirino, però, è finito uno dei simboli principali della città di Chieti, il teatro Marrucino. Lo ha fatto venerdì 30 ottobre, all’Aquila dove è stato ospite della scuola sottufficiali della Guardia di finanza con lo spettacolo “Sono italiano ma non è colpa mia”. 

Lo storico palcoscenico teatino, è stato citato da Brignano come esempio negativo di teatro rovinato “Basta vedere - ha detto - come è ridotto il Marrucino di Chieti”.

E a distanza di una settimana insorge il consigliere di Giustizia Sociale Bruno Di Paolo, che attacca il sindaco Umberto Di Primio che “si è sempre autodefinito paladino della teatinità”.

neonato

A Fara Filiorum Petri un bimbo è nato in casa prima che la mamma potesse raggiungere l'ospedale. Tanta era la fretta di venire al mondo che il piccolo è arrivato poco dopo la rottura delle acque. Nemmeno il tempo di chiamare l'ambulanza che il padre, guidato telefonicamente dagli infermieri del 118 di Chieti si è dovuto improvvisare ostetrico per aiutare la moglie a partorire. Tutto è andato per il verso giusto: mamma e figlio stanno bene.

Quando sono arrivate le ambulanze dal Santissima Immacolata di Guardiagrele e dal SS. Annunziata di Chieti, con una culletta termica, mamma e neonato sono stati trasferiti in ospedale.

pescara mare 01

Scattano i blitz e i controlli serrati della Polfer nell'area attorno alla stazione, dove bivaccano e gravitano decine di disperati e senzatetto, che spesso cercano rifugio anche sui treni e nelle aree meno visibili.

La chiusura notturna della stazione, imposta ormai da un paio d'anni dalle Ferrovie, ha sì risolto il problema all'interno della struttura principale (anche se nei giorni scorsi sono stati scoperti bivacchi anche all'interno di un magazzino), ma attorno al polo ferroviario in centro sono molti i punti dove potenzialmente è possibile accamparsi, compresa l'area dove vengono puliti i treni a lunga percorrenza, a ridosso di via Caravaggio.