Cronaca

torrelli evelina

Il Tribunale del Riesame di L'Aquila, presieduto dal Giudice Romano Gargarella, ha revocato l'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari anche nei confronti dell'Ing. Gianpaolo  Torrelli, Responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Tagliacozzo. Il Tribunale aquilano, accogliendo l'eccezione di nullita' sollevata dai difensori Vittoriano Frigioni ed Evelina Torrelli con il ricorso depositato in data 4 aprile 2016, ha censurato il provvedimento emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano affermando la nullita' dello stesso per la carenza di una valutazione autonoma da parte del GIP dei fatti e degli indizi di colpevolezza rispetto a quelli prospettati dal Pubblico Ministero e risultanti dalle indagini investigative Esprimono soddisfazione gli Avvocati Frigioni e Torrelli i quali ribadiscono la totale estraneità dell'Ing. Torrelli alle accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Avezzano e dichiarano:"Il nostro assistito, già in sede di interrogatorio di garanzia, reso in data 5 aprile 2016,  ha, con dovizia di particolari, contestato punto per punto i fatti e ie accuse del Pubblico Ministero dimostrando, anche documentalmente, la correttezza, ma soprattutto la legittimità, del suo operato.Auspichiamo la celere conclusione delle indagini  certi di aver chiarito la posizione dell'Ing.  Torrelli e anche per mettere fine a questa assurda vicenda che ha messo alla gogna mediatica un giovane tecnico di specchiata moralità e valore professionale ".

frigioni vittoriano 310314 rep 05

teramo palazzo provincia 110313 rep 09

Aveva comprato 22 quintali di olio da due produttori di Canzano e di Castelnuovo Vomano, pagando la somma di circa 14mila euro con due assegni di un istituto di credito francese che però recavano una firma non conosciuta dalla banca. E così lui, 69enne di Montesilvano, ha ritirato decine di lattine di olio e i produttori sono stati truffati. Qualcosa però non aveva previsto: che uno dei due truffati, nei giorni scorsi, riconoscesse nei pressi di San Nicolò il furgone che presso la sua ditta aveva ritirato la fornitura e chiamasse il 113. Gli agenti della volante sono intervenuti e hanno identificato il conducente, riconosciuto e denunciato dalle vittime.

celano castello rep 04

Il Comitato “A tutela di Celano – Acqua nostra”, anche alla luce delle dichiarazioni domenica scorsa da un dirigente del Cam, ha chiesto al sindaco di Celano e all’intera Giunta municipale della città un incontro per chiedere al primo cittadino quali le motivazioni sostenute dal comitato e che inducono ad adottare conseguenti provvedimenti da parte dell’amministrazione comunale nei confronti del Cam, da moltissimi celanesi ritenuto non più all’altezza della gestione delle reti cittadine e secondo le aspettative dell’utenza. L'incontro si terrà il 15 aprile alle 15,00, in municipio, a Celano.