Cronaca

ACA

ROCCAMORICE: MERCURIO DAI RUBINETTI, ACA CONDANNATA


- L’Aca è responsabile di aver fatto arrivare nel 2015 nei rubinetti dei cittadini di Roccamorice, in provincia di Pescara, acqua contaminata con il mercurio, e ora dovrà pagare a 446 di loro un risarcimento pari a 146.800 mila euro, a cui si aggiungono oltre 23mila euro di spese legali.
A stabilirlo,il Tribunale civile di Roma, presieduto dal giudice Alfredo Matteo Sacco: una sentenza epocale, perché è l’esito di una delle prime class action in Italia, e la prima in Abruzzo, che riguarda la contaminazione di sostanze alimentari.
Sentenza che, a 5 anni dai fatti contestati, rappresenta una doccia fredda per l'azienda comprensoriale acquedottistica che gestisce il ciclo idrico integrato in 65 Comuni tra le province di Pescara, Chieti e Teramo, nel passato al centro di polemiche per episodi di malagestione, buchi di bilancio, e per la pesante ingerenza della politica nelle nomine dei cda.

casini annamaria due

COVID: SULMONA, DIPENDENTE POSITIVA SINDACO CASINI CHIUDE COMUNE

- Una dipendente in servizio a palazzo San Francesco di Sulmona, è risultata positiva al Covid 19.
A darne notizia, lei stessa dopo aver appreso l'esito positivo del tampone al quale si era sottoposto a seguito dei sintomi febbrili che aveva avuto nei giorni scorsi.
A titolo precauzionale l'intero primo piano del palazzo, sede comunale dove lavorava la dipendente, è stato chiuso al pubblico e tutti i dipendenti che lavorano negli uffici interessati dalla chiusura sono stati rimandati a casa e lavorano in smart working.
Il sindaco Annamaria Casini è in costante contatto con la ASL per decidere il da farsi e i provvedimenti da adottare.
Nel frattempo l'impiegata è stata posta in quarantena insieme a tutte le persone che sono state in contatto con lei in questi giorni.

 

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ATESSA: GDF SEQUESTRA 35000 LITRI CARBURANTE ILLEGALMENTE DETENUTO, 3 DENUNCE

- La Guardia di Finanza di Ortona, a seguito di mirata attività informativa nel settore del commercio di prodotti petroliferi, ha sottoposto a sequestro 35mila litri di gasolio stoccato in un deposito non autorizzato di Atessa.
L’attività trae origine da precedenti controlli e dallo sviluppo di informazioni estrapolate dalle banche dati in uso al Corpo.
Sul luogo del controllo le Fiamme Gialle hanno riscontrato la presenza di numerosi serbatoi metallici e cisterne in plastica contenenti prodotto petrolifero, privi di qualsiasi autorizzazione o certificazione per il deposito di prodotti energetici, e quindi i titolari dello stesso, sono stati denunciati per detenzione di materiali esplodenti e il carburante sequestrato.