Cronaca

Coronavirus: Abruzzo, dati aggiornati al 23 giugno. Casi positivi a 3282

(REGFLASH) Pescara, 23 giu. - In Abruzzo, dall'inizio dell'emergenza, sono stati registrati 3282 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo, dall'Università di Chieti e dal laboratorio dell'ospedale dell'Aquila.

Rispetto a ieri non si registra alcun nuovo caso su un totale di 670 tamponi analizzati.

46 pazienti (-3 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 3 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 342 (invariato rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 460 pazienti deceduti (invariato rispetto a ieri); 2431 dimessi/guariti (+3 rispetto a ieri, di cui 113 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2318 che hanno cioè risolto i sintomi dell'infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 391, con una diminuzione di 3 unità rispetto a ieri.

Dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 99976 test, di cui 93861 sono risultati negativi.

La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.

Del totale dei casi positivi, 245 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, 832 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 1543 alla Asl di Pescara e 662 alla Asl di Teramo.

Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all'altro, anche in presidi di Asl differenti.

Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell'Assessorato regionale alla Sanità.abruzzo

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COMUNICATO STAMPA
CAMPUS ESTIVI E LONG-LIST DELLE ASSOCIAZIONI: PROROGA SCADENZA TERMINI

L'amministrazione comunale di Pescara ha pubblicato un avviso pubblico contenente le nuove scadenze, prorogate rispetto alle precedenti, per chi vuol dare la disponibilità a far parte degli elenchi dei centri estivi e diurni - e altri servizi educativi e ricreativi per minori - che erogano le attività; l'avviso contiene anche il differimento dei termini della misura "Avviso pubblico per l'individuazione delle famiglie beneficiarie dei contributi di cui all'Art. 105 D.L. 19 maggio 2020, n.34 (Decreto Rilancio), per le attività svolte presso i centri estivi diurni e altri servizi educativi e ricreativi per minori".
Vengono riaperti, pertanto, i termini per la presentazione delle istanze nell’ambito dell' ”Avviso Pubblico per la costituzione degli elenchi (Long List) dei Centri Estivi Diurni e altri Servizi Educativi e Ricreativi per Minori” con scadenza al 19.06.2020, con decorrenza aggiornata dal 23.06.2020 fino alle ore 13,00 del 29.06.2020;
allo stesso tempo vengono prorogati i termini per la presentazione delle istanze nell’ambito dell’ ”Avviso Pubblico per l’individuazione delle famiglie beneficiarie dei contributi di cui all’art. 105 del D.L. 19 Maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto di Rilancio), per le attività svolte presso i Centri Estivi Diurni e altri Servizi Educativi e Ricreativi per Minori” fino alle ore 13,00 del 29.06.2020.
Il testo della determina dirigenziale e visionabile sul sito istituzionale del Comune di Pescara (www.comune.pescara.it) alla sezione News.
Saluti.

L’Ufficio stampa

Pescara, 22 giugno 2020

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L'AQUILA:PROGETTO CASE, DEGRADO,ABBANDONO E FURTI

- In principio erano erano oggetto solo di atti vandalici,ora cominciano a rubare anche i mobili.                                                                                         Parliamo del progetto case di Sassa, al nucleo industriale, ma non solo, anche a Pagliare medesima situazione come pure a Cese.                                              Qui diverse palazzine sono state lasciate libere a causa dei balconi pericolanti, e da allora sono rimaste nel più totale abbandono ma il guaio è che rischiano di alimentare anche sacche di criminalità.                                                                                                                                                                           Inoltre, c’è chi giura che qualcuno la notte ci trovi ricovero e le tracce sono visibili: cuscini, bicchieri utilizzati, accendini e posaceneri.