Cronaca

fabrizi stefano 201211 rep 03

Abbattimento cinghiali: cacciatori contro cacciatori.
Una babele di interessi contrapposti, una guerra di posizione con in mezzo agricoltori e allevatori che alimentano gratuitamente la fauna selvatica per soddisfare i piaceri di cacciatori e cittadini, felici di vedere ripopolati i borghi montani, non di bambini, ma di ogni sorta di animale selvatico, felicità che immediatamente tramuta in sconforto, se non addirittura dolore nel vedere le proprie auto danneggiate dagli incidenti e dalla morte degli animali che, se sono cervi, caprioli e lupi creano strazio e titoli sui giornali ma se sono cinghiali gramaglie più attenuate.
Ora, anche le prese di posizione del COSPA, per bocca del suo Presidente Dino Rossi allevatore e cacciatore noto ai più come polemista pungente, lasciano trasecolati. Il prefato, con le sue ultime uscite, vorrebbe incarnare i buoni sentimenti sul benessere degli animali destinati alle pallottole distinguendo i fucili a seconda di chi li imbraccia.
L'enclave della Valle Subequana circoscritta dai parchi è notoriamente quella dove albergano il numero maggiore di animali selvatici che man mano hanno sostituito gli abitanti passati in 10 anni da 3.035 a 2.704 dispersi in 6 paesi 5 dei quali non superano le cinquecento anime. Poche attività commerciali, qualche artigiano e una trentina di imprese agricole condannate a morte dagli animali selvatici e dalla contrapposizione degli interessi di cacciatori e sacerdoti dell'ambientalismo metropolitano ciechi davanti al fallimento complessivo delle loro pratiche e politiche del tutto ininfluenti allo sviluppo dei borghi rurali.
In assenza di certezze economiche e imprenditoriali non sarà l'agricoltura a rilanciare queste zone, in barba a tutti i soldi spesi dalla UE per sostenerla. Certamente i fondi comunitari a pioggia illudono taluni a sfruttare un assistenzialismo senza dignità ed altri a lucrare in modo spudorato ingenti risorse pubbliche senza produrre nulla. Ma ostacolare gli agricoltori che vogliono svolgere con dignità il lavoro ereditato da tradizioni famigliari antiche, oltre che stupido è un affronto al principio costituzionale della libertà di impresa.
Perciò, il buonismo di Dino Rossi sulle forme di esercizio della caccia non è compreso da chi vuole la riduzione della fauna selvatica in eccesso come previsto dalle norme, costantemente eluse a causa del tacito accordo tra gli ambientalisti nostrani e il mondo venatorio che spesso non traggono da questa pratica solo gioia ma profitti ben consistenti in grado di sostenere anche investimenti nelle "ottiche notturne" che costano dai 1.400 ai 1.800 euro, come ci informa il Rossi.
Agli agricoltori non gli si può chiedere di essere disposti a fare distinzioni poetiche, interessa produrre e vendere i frutti dei loro sforzi imprenditoriali per sostenere le famiglie e continuare a vivere in questi paesi dove si trova la propria terra.

(Sopra: Stefano Fabrizi, Direttore Confagricoltura L'Aquila.)

Avezzano agenzia delle entrate rep 01

Ad Avezzano ha avuto luogo uno spiacevole episodio, mortificante e al limite della tollerabilità, non estraneo a responsabilità civili e penali, quasi ignorato da parte dei responsabili dell'Agenzia delle Entrate, ufficio che fa capo a tutta la Marsica: a seguito del Covid – 19, mentre ancora è contemplata la parziale riapertura dello sportello, nei giorni di martedì e giovedì, il pubblico, (composto da donne in stato interessante o con bambini piccoli, anziani e cittadini, che devono usufruire obbligatoriamente dei servizi di questo ufficio), si è ritrovato a vivere l'odissea della lunga ed estenuante fila, una lunga attesa dovuta alla riduzione dei giorni di apertura, sotto la pioggia e il freddo o sotto il sole cocente, nello spazio antistante l'entrata dell'Agenzia, con una sola addetta alla consegna dei relativi moduli di sottoscrizione di richiesta di servizio. E dopo tutto ciò, l'incolpevole addetta, si è trovata a dover comunicare che i terminali non funzionavano. E' stato sollecitato, per questo grave accaduto (un vero scandalo, che non è la prima volta che si verifica), il commissario prefettizio di Avezzano e sono partiti una sfilza di esposti da parte di diversi cittadini, per il vergognoso trattamento da terzo mondo da parte dello stato. Sarebbe ora che il Commissario Prefettizio intervenisse!

Avezzano carabinieri 240709 rep 01

AVEZZANO: CONVALIDATO L'ARRESTO DEL DOMINICANO

- E’ stato aggiornato di quasi un mese, il processo a carico di Gustavo Ferneli Morrobel Rodriguez, il 41enne dominicano con precedenti penali arrestato per aver picchiato tre carabinieri di Avezzano durante un intervento in centro, facendone finire uno in prognosi riservata a causa delle lesioni riportate al volto.
Ieri è stato sottoposto a rito direttissimo in streaming dal carcere di Vasto, l’arresto è stato convalidato e per ora l'uomo resterà in cella, così come deciso dal giudice.
L’udienza, è stata poi aggiornata al 17 luglio prossimo, quando si terrà il rito abbreviato chiesto dai legali dello straniero e concesso dal giudice Daria Lombardi.
L’episodio, il secondo in città dopo l’accoltellamento dei giorni scorsi, di un poliziotto fuori servizio da parte di un marocchino, ha suscitato reazioni da parte sia del mondo politico locale che nazionale.