Cronaca

biondi pierluigi

Da domani, martedì 25 febbraio, e per i prossimi dieci giorni, sarà sospeso il ricevimento del pubblico negli uffici del Comune dell’Aquila. Lo ha deciso l’amministrazione comunale come misura esclusivamente precauzionale a seguito della diffusione del coronavirus covid-19 in alcune zone d’Italia. La decisione è scaturita stamani nel corso di una riunione che il sindaco Pierluigi Biondi (sopra), ha convocato su questo argomento, alla quale erano presenti assessori, consiglieri comunali, dirigenti e funzionari dell’ente. In serata, a seguito di un incontro che si è tenuto in Prefettura, è stato dato il definitivo via libera a questi interventi.



La disposizione riguarda, in particolare, i front office della Ricostruzione privata centro e frazioni, a via Avezzano, dei Tributi, a via Filomusi Guelfi, lo sportello unificato che raccoglie istanze e dichiarazioni per il progetto Case e i servizi del diritto allo studio di via Aldo Moro, le delegazioni comunali e gli uffici che hanno generalmente contatto con il pubblico. Non saranno comunque interrotti i servizi, che potranno essere gestiti con l’utenza attraverso la posta elettronica e le comunicazioni telefoniche.


“Preciso subito che si tratta di un’operazione solo ed esclusivamente a scopo precauzionale, visto che al momento (e ci auguriamo, anche in futuro) non ci sono casi conclamati di contagi né in città, né in Abruzzo e tantomeno nelle regioni limitrofe – ha spiegato il sindaco Pierluigi Biondi – tuttavia L’Aquila ha una situazione particolare, figlia del terremoto: basti pensare che le attività nei cantieri della ricostruzione coinvolgono imprese provenienti da tutto il Paese e che vanno gestiti migliaia di alloggi realizzati nel post sisma. Pertanto, la mobilità in entrata e in uscita da e verso tutte le regioni italiane, proprio per ragioni connesse al sisma, è sostenuta. E’ dunque normale e, credo, coscienzioso e responsabile adottare delle misure che hanno un mero scopo preventivo”.



Resterà in funzione lo sportello di via Roma “essendo dotato – ha spiegato ancora il sindaco Biondi – di vetri di separazione tra i dipendenti e gli utenti e dove, peraltro, si erogano servizi come le carte d’identità e il rilascio delle certificazioni. In questa settimana lo sportello in questione sarà abilitato anche per la ricezione delle dichiarazioni anagrafiche (cambi di abitazione o di residenza) e di stato civile. Anche i servizi cimiteriali, almeno per questa settimana, saranno a disposizione dei cittadini nella sede di via Roma. Inoltre, saranno regolarmente fruibili il protocollo generale e gli uffici del protocollo diffuso che si trovano nelle varie sedi comunali così come continuerà il regolare rilascio delle tessere elettorali. Tali attività verranno condotte con le opportune precauzioni dai dipendenti comunali interessati, ai quali verranno applicate le misure di tutela previste, ad esempio, per le forze dell’ordine”.


“È chiaro che i servizi, in generale, continueranno ad essere assicurati – ha proseguito il sindaco Biondi – e sarà possibile inoltrare richieste, domande e quanto necessario per posta elettronica ordinaria o certificata e potranno comunque essere richieste informazioni telefonicamente. Privilegiare l’attività on line (ad esempio, va ricordato, che i certificati di stato civile o d’anagrafe possono essere scaricati dai residenti attraverso l’anagrafe on line, accessibile dalla pagina iniziale del sito internet del Comune) sarà un modo per garantire la continuità delle prestazioni anche in questo momento così particolare”.



Il sindaco Biondi ha inoltre osservato che, in ogni caso, è necessario che il sistema sanitario cittadino si predisponga al meglio in questa fase così delicata. “Inoltrerò all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e al manager della nostra Asl, Roberto Testa, una proposta di intervenire rapidamente con fondi eventualmente destinati dal Governo per l'emergenza, per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere. Ho chiesto inoltre che venga data attuazione al piano assunzionale previsto dall'atto aziendale, in deroga alle previsioni del tavolo di monitoraggio ministeriale sulla sanità. Una richiesta legata al fatto che c'è carenza di personale e che i medici e gli infermieri attualmente in servizio potrebbero essere chiamati a svolgere turni di lavoro più ampi e faticosi. Inoltre, ho proposto l’immediata attivazione del servizio legato ai tamponi per la verifica della positività o meno al virus anche all’ospedale della nostra città”.



Il primo cittadino del capoluogo d’Abruzzo ha inoltre richiamato il contenuto della nota della Regione Abruzzo, sollecitandone la conoscenza e invitando gli aquilani ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni in essa contenute in caso di necessità.



In particolare, per coloro che provengono dalle aree del Nord Italia non rientranti nelle zone rosse, si distinguono due tipologie di casi: gli asintomatici che non hanno avuto contatti significativi con persone a rischio (per essere considerato contatto significativo non basta essere stati su un vagone ferroviario o in un centro commerciale) non vengono presi in carico; per coloro che accusano invece stati febbrili o altre sintomatologie, viene attivata la sorveglianza sanitaria passiva, vale a dire che il soggetto dovrà prendere contatti con la propria Asl di competenza, comunicare i propri dati e successivamente informare la stessa Asl di eventuali improvvisi peggioramenti.



Per coloro – sempre asintomatici - che hanno avuto invece contatti significativi con persone provenienti dalle zone rosse (o che siano partiti dalle zone rosse prima del divieto di lasciare le stesse aree), c’è l’obbligo dell’isolamento fiduciario domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva. Vale a dire che sarà la Asl a contattare, a intervalli regolari, il soggetto e verificare eventuali mutamenti del quadro clinico. Su queste categorie di soggetti non viene eseguito il test per il Covid 19, a meno di un mutamento significativo del quadro clinico. Per tutti gli altri casi, restano ferme le indicazioni già introdotte nei giorni scorsi, vale a dire il non recarsi autonomamente nei pronti soccorso (per evitare la potenziale diffusione di un eventuale contagio), ma rivolgersi sempre prima telefonicamente al proprio medico di famiglia o alle guardie mediche, che attueranno un triage telefonico e solo eventualmente attiveranno il Protocollo di presa in carico ospedaliera, che verrà gestito dal 118 in sicurezza.

montesilvano municipio 200812 rep 02

Questa mattina si è svolto un incontro tra il sindaco Ottavio De Martinis,
l’assessore al Turismo Deborah Comardi e le associazione di categoria per
discutere il regolamento della tassa di soggiorno. Oltre al sindaco e
all’assessore erano presenti il direttore di Confesercenti Gianni Taucci,
in rappresentanza anche del direttore della Cna di Pescara Carmine Salce,
Ottavio Di Stanislao per Confinustria Chieti-Pescara, Daniela Renisi per
Federalberghi, Stefania e Argia Tontodonati per l’associazione Alberghiamo.

Soddisfatto il sindaco De Martinis, che ha parlato di un clima
collaborativo e disteso con tutti i partecipanti: “L’incontro di oggi è
stato molto positivo – afferma il sindaco Ottavio De Martinis -
Soddisfazione per il clima e l’intesa raggiunta con quasi tutti i
partecipanti, con i quali abbiamo condiviso serenamente tutti gli
obiettivi. E’ stata raggiunta l’intesa per la durante della tassa, per
l’importo e per le esenzioni. 

d alberto gianguido

Caro Presidente Marsilio, caro Assessore Verì, 

a seguito dell'incontro presso il Dipartimento regionale Sanità, per fare il punto sul Decreto d’emergenza sul Coronavirus, approvato dal Consiglio dei Ministri credo sia necessaria la convocazione di tutti i Comitati ristretti dei Sindaci delle quattro ASL al fine di poter svolgere un ruolo comune di raccordo. 

Al momento in Abruzzo non c’è alcuna evidenza di circolazione locale del Covid 19, ma per far fronte a eventuali emergenze che potessero verificarsi nei prossimi giorni, credo sia utile che vengano attivati ed informati in maniera diretta per renderli partecipi dei protocolli operativi in essere nel rispetto di quanto previsto dal nuovo Decreto. 

Questa misura la chiediamo per poter affrontare con i colleghi Sindaci il tema della gestione dell'emergenza in raccordo con la ASL, la Regione e tutto il personale medico e sanitario, in maniera da dare informazioni univoche e coordinate. 

Questo permetterebbe che i Sindaci siano coinvolti in modo permanente in tutte la fasi di coordinamento e di gestione dell'emergenza. 

I Sindaci, oltre a ricoprire per legge il ruolo di prima autorità sanitaria del territorio e della comunità di riferimento, costituiscono il fondamentale cuscinetto istituzionale tra i cittadini e tutti i livelli istituzionali. Come sta accadendo in altre regioni, a seguito di questa prima riunione, potrebbe essere utile prevedere un incontro di tutti i Sindaci provincia per provincia. 

Siamo tutti attori e responsabili di questa difficile fase di emergenza ed è con spirito di leale collaborazione istituzionale che avanziamo questa proposta. 

Con questa consapevolezza che sta accompagnando queste giornate di ragionevole apprensione supereremo ogni difficoltà nell'interesse delle nostre comunità.

Lettera testuale a firma di Gianguido D'Alberto (sopra).