Cronaca

polizia locale

AVEZZANO: VIOLENTO SCIPPO

- Un grave episodio di violenza ha scosso la tranquillità di Avezzano nel pomeriggio di ieri, quando una donna è stata brutalmente aggredita mentre usciva
dal supermercato Maxi Tigre. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la drammatica scena: un uomo si è avvicinato alle sue spalle e le ha strappato lo
zaino indossato, causandole una violenta caduta.La donna, sorpresa dall’attacco, ha sbattuto la testa contro una vettura parcheggiata, rischiando poi di
urtare pericolosamente lo spigolo del marciapiede, e venendo trascinata sull’asfalto dal malvivente, un’aggressione avrebbe potuto avere conseguenze
tragiche.L’autore di questa brutale aggressione è un giovane di origine straniera, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati. Solo pochi giorni
fa, lo stesso individuo aveva tentato di rubare in un ristorante del centro città, venendo fermato ma poi rilasciato.

traforo gran sasso

L’AQUILA:TRAFORO G.SASSO, STOP AI LAVORI

- Il traforo del Gran Sasso riaprirà alla circolazione delle auto, senza le attuali restrizioni, nel giro di qualche giorno. Strada dei Parchi è già
avvisata e pronta, e dunque procederà a liberare dai materiali le piazzole nel più breve tempo possibile. L’annuncio è stato dato dal commissario
straordinario di governo per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, l’ingegner Pierluigi Caputi in una conferenza stampa convocata nel
giro di qualche ora, ieri a palazzo Silone, all’Aquila, per riferire delle novità emerse a seguito di un incontro con i progettisti.

orsa cuccioli

SULMONA: GIRA VIDEO ALL'ORSA, A PROCESSO

- Inseguì l'orsa e il suo cucciolo nel centro di Roccaraso, per fare un video da pubblicare poi sui social. Un gesto che costa la citazione a giudizio e
quindi il processo (10 febbraio 2025) ad un 62enne di Rivisondoli davanti al giudice monocratico di Sulmona.i fatti risalgono a giugno 2023, quando
l'orsa “Bambina” insieme al suo cucciolo fu inseguita nel centro di Roccaraso da un'auto perché il conducente voleva divertirsi e realizzare un
video da postare sui social.Il video diventò virale, ma suscitò subito indignazione e la condanna generale in difesa dell'orso e in particolare del Parco
nazionale. Ci pensarono poi i carabinieri forestali ad acquisire il filmato e ad individuare l'autore nel 62enne di Rivisondoli.