Cultura

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Aia dei Musei intitolate sale a due illustri personaggi marsicani: Enrico Veri e Loreto Orlandi

di Luisa Novorio

Avezzano – Presso l’Aia dei Musei di Avezzano, con una cerimonia, si è svolta l’ inaugurazione di due sale intitolate a illustri personaggi della città marsicana che hanno dedicato la loro vita alla cultura e, in particolare, alla valorizzazione dei reperti archeologici recuperati dal prosciugamento del lago Fucino: l’ing. Loreto Orlandi ed il dott. Enrico Vilsino Veri.

Due uomini diversi di epoche diverse ma uniti dal medesimo amore per la propria città di Avezzano e dal rispetto e la divulgazione della cultura. L’ingegner Loreto Orlandi nasce nel 1877. Ricopre cariche istituzionale nel Comune di Avezzano, autore di libri e di vari articoli è un profondo conoscitore e studioso di archeologia. Va a lui il merito di aver voluto nel 1935 l'istituzione del Museo Civico, dove riunire e custodire tutti i reperti raccolti, e inoltre il riconoscimento di essersi opposto alla demolizione dei ruderi del Castello Orsini .

Si spegne nel 2016 all’età di 95 anni Enrico Vilsino Veri. Dottore in giurisprudenza ha ricoperto la carica di consigliere e dirigente nell’amministrazione del Comune, fu segretario del Comitato comunale del Partito socialista . Grazie al suo desiderio di divulgare la cultura e diffondere il rispetto della storia del proprio territorio è possibile ammirare reperti archeologici da lui rinvenuti. Su l’idea e la volontà del dott. Veri è stato istituito il “Centro di iniziative culturali”. Grande sportivo e calciatore amò sempre i colori bianco verdi della sua “Forza e Coraggio”.

L’Aia dei Musei, a ragione, può definirsi il luogo della memoria in quanto vi sono esposte testimonianze di un lontano passato, ritrovamenti di interesse storico del territorio e non solo. Un museo non statico ma “vivo” grazie proprio a un coinvolgente allestimento moderno e multimediale nel padiglione “il Filo dell’Acqua” che illustra le tecniche ingegneristiche della grandiosa opera del prosciugamento del Lago.

Alla presenza dei parenti dei due illustri protagonisti e dagli studenti del liceo classico Torlonia di Avezzano, le targhe sono state scoperte dal Sindaco Giovanni Di Pangrazio che ha manifestato la propria soddisfazione nel poter dedicare questo riconoscimento a due uomini che hanno dato lustro alla città, prodigandosi nella valorizzazione della cultura. Il Primo Cittadino ha poi sottolineato l’intento di sviluppare il quartiere di piazza Cavour dando un aspetto moderno e culturale, in modo che possa essere un centro della città di Avezzano come punto di snodo, prevedendo l’attuazione di un progetto con la partenza di un pullmino che dal museo civico toccherà tutti i paese limitrofi dove c’è cultura da visitare.

Pino Veri, figlio dell’ing. Enrico Vilsino, e direttore della redazione Avezzano del Messaggero, ha con manifesto orgoglio commentato : “In questo luogo è bene che parli la storia e in questo caso parlano le pietre che testimoniano un passato che danno orgoglio alla città di Avezzano. Mio padre fu un cultore delle cose antiche e curò molto il museo lapidario. Ritengo che la spinta che lo ha portato ad interessarsi della sua città sia stato riscoprire l’ “avezzanesità”. Quando si parla della Marsica si parla di Tagliacozzo e la sua battaglia, di Ignazio Silone e di Pescina , di Celano e il suo castello, noi viviamo una realtà che ha una sua dignità storica che va riesumata, rilanciata attraverso queste brillanti iniziative”.

Raccolta anche la testimonianza commossa dell’ing. Gennaro Ietti , nipote dell’ing. Orlandi, : “Rivivo, anche se lontani nella memoria, i momenti in cui da bambino vedevo nonno così impegnato nello studio. Ricordo quando mi veniva raccontato il suo entusiasmo nel ritrovamento dei reperti che poi custodiva nei locali sotterranei del Comune. Credo proprio che questo sia un riconoscimento dovuto e doveroso per chi è stato promotore della creazione del museo civico. La sala del lapidario, a lui dedicata, è allestita in totale bellezza.”

L’iniziativa di oggi è importante perché facciamo conoscere due persone che si sono impegnate tanto per il museo lapidario” ha dichiarato la coordinatrice dell’associazione “Antiqua” promotrice del patrimonio storico – archeologico non solo nazionale ma in particolare abruzzese: “Va detto che il materiale qui esposto è di grandissimo interesse scientifico tant’è che sono giunti dall’Università di Berlino a visitare i padiglioni. L’Aia dei Musei quindi rappresenta un patrimonio culturale di enorme valore, valore che deve attribuirsi anche all’istituzione stessa del museo civico di Avezzano, a di là dei reperti che vi sono custoditi. In questo sito ci sono le premesse affinché l’Aia dei Musei ,che ospita questa importante cerimonia, da un lato sia un attento custode dell’impegno civico di illustri studiosi marsicani della nostra città, dall’altro diventi una struttura aperta pronta ad accogliere il contributo di idee e di beni di quanti volessero far conoscere il patrimonio storico della nostra terra.

Caratteristica di questo popolo non fu mai la superbia ma il lavoro fecondo e silenzioso per i colti e per gli umili, per i ricchi e per i poveri , lavoro che valse sempre per trionfare sull’avverso destino” (Loreto Orlandi)

patata viola

Vacanze: Coldiretti, cibi speciali, per un Italiano su 4, quelli della nonna: e in Abruzzo, va alla grande per la salute Patata turchesa e non solo.

Un italiano su quattro (25%) ha acquistato almeno qualche volta, durante l’anno, i “superfood”, cioè i prodotti alimentari ai quali vengono associati specifiche proprietà salutistiche, con l’Italia che può offrire una valida alternativa ai prodotti esotici. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ presentata oggi a Roma. In merito al turismo sostenibile non poteva mancare anche una produzione abruzzese: la patata turchesa che, riscoperta da alcuni anni e presente soprattutto sulla montagna appenninica, possiede interessanti proprietà antitumorali e antiossidanti.