Politica

tribunale

E’ stata anticipata di quasi un mese l’udienza per il ricorso riguardante le elezioni amministrative ad Avezzano. Precedentemente in programma per l’8 novembre, l’udienza davanti al Tar dell’Aquila è stata fissata all’ 11 ottobre.

Il ricorso, presentato dalla Coalizione Di Pangrazio, ha un preciso obiettivo: il rispetto della volontà degli avezzanesi nelle elezioni dell’11 e 25 giugno poichè “la composizione del consiglio è palesemente illegittima”.

Le liste della coalizione Di Pangrazio – si legge nelle motivazioni – hanno raccolto al primo turno 12.633 voti a fronte di un numero complessivo di votanti pari a 25.038, quindi oltre la soglia fatidica del 50% pari a 12.520 voti.

La commissione elettorale centrale, però, nel verbale dedicato alle operazioni di ballottaggio, ha affermato che nessun gruppo di liste ha superato al primo turno il 50% dei voti validi ed ha assegnato alle liste collegate a De Angelis il premio di maggioranza, cioè 15 seggi, contro i sette seggi assegnati alle liste collegate alla coalizione Di Pangrazio che hanno invece palesemente ed indubbiamente ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi al primo turno”.

I consiglieri che hanno firmato il ricorso oltre al candidato sindaco Gianni Di Pangrazio sono Ignazio Iucci, Antonio Di Fabio, Luigia Francesconi, Gianfranco Gallese, Giovanni Luccitti e Roberto Verdecchia.

sottanelli giulio

E' stata discussa oggi, 20 luglio, alla Camera dei Deputati, l'interrogazione proposta dall'onorevole Sottanelli (nella foto) e da Parisi, sul caso "Anatra Zoppa" di Avezzano, a riguardo della quale, in sintesi, la risposta del Ministro dell'Interno sosterrebbe appieno l'assegnazione dei seggi a Di Pangrazio, ma visto che è rimasta inevasa l'istanza di annullamento in aututela delle operazioni dell'ufficio centrale comunale, Di Pangrazio ha presentato ricorso al TAR abruzzo che ha fissato l'udienza di discussione al prossimo 8 novembre; ciò, anche perché, nel frattempo, il 17 luglio scorso, il consiglio comunale di Avezzano si è insediato nella composizione definita dalle determinazioni del predetto ufficio centrale.