Politica

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COMUNICATO STAMPA

Paolucci su Cassa integrazione in deroga: “La Regione si attivi e semplifichi le procedure che consentiranno

a oltre 54.000 lavoratori di accedere alla misura”

 

“Il fatto che la Regione Abruzzo sia stata tra le ultimissime Regioni a siglare l'accordo ha un suo costo purtroppo, così oggi oltre 54.000 lavoratori abruzzesi aspettano che la cassa integrazione in deroga diventi realtà”, così il capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci.

“La Regione Abruzzo è tra le poche rimaste in Italia che ancora non consentono alle aziende di presentare la domanda di cassa in deroga, ad oggi si è impegnata a produrre la modulistica necessaria, ma bisogna correre e semplificare. Inoltre occorre lavorare ad un accordo con gli istituti creditizi per anticipare le somme e reperire risorse aggiuntive perché le famiglie, i lavoratori e le imprese ne usufruiscano al più presto. Nessun provvedimento potrà essere veramente efficace e tempestivo se le procedure e i tempi non saranno snelliti – avvisa l’ex assessore al Bilancio – Così accade che la CIG risulti ad oggi ancora bloccata, a un mese dall’inizio dello stop. Assurdo che l’esecutivo si vanti di agire a favore delle famiglie e delle imprese, ma non si preoccupi di rendere immediatamente esecutive le scelte in loro favore. Inoltre nella legge appena approvata non è mai citata la parola lavoro e lavoratori.

Tutto questo era facilmente evitabile: bastava convocare quel tavolo per l’economia e il lavoro che noi invochiamo da settimane e confrontarsi con i sindacati, trattandoli da interlocutori e non da avversari”.

pescaraponte

COMUNICATO STAMPA
EMERGENZA CORONAVIRUS
IL COMUNE VARA IL PIANO DI MISURE ECONOMICHE
A FAVORE DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’:
ECCO BUONI SPESA, PACCHI ALIMENTARI E BORSELLINO ELETTRONICO
La giunta comunale di Pescara ha deliberato questa mattina il Piano di interventi a sostegno delle famiglie e delle imprese messe in difficoltà economica dall’emergenza sanitaria e dall’interruzione delle rispettive attività. Il provvedimento applica su base locale le indicazioni dell’ordinanza della Protezione civile nazionale del 29 marzo che dava priorità ad un primo incremento del fondo di solidarietà alimentare a favore della popolazione colpita dalla pandemìa e alle ricadute di questa sulla capacità di sostentamento delle stessa. Il Comune ha messo a disposizione di questo intervento 675.000 Euro provenienti dalla ripartizione dei 400 milioni stanziati dal Governo; ma ha portato la disponibilità complessiva a un milione di euro grazie al recupero di fondi propri.
Due sono gli strumenti che saranno utilizzati per erogare i benefici:
a) buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi
commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito
istituzionale, che si provvederà a comporre in questi giorni;
b) generi alimentari o prodotti di prima necessità (cosiddetti “pacchi alimentari”).
L’amministrazione ha individuato, anche con l’ausilio dell’Ufficio comunale dei
Servizi sociali, le tipologie dei beneficiari dei contributi pubblici, famiglie e persone singole tassativamente residenti a Pescara e che dovranno preferibilmente inoltrare domanda sui sistemi on-line del Comune, presentando inoltre la necessaria autocertificazione.
° La prima categoria di beneficiari è rappresentata soggetti che si rivolgono ordinariamente ai Servizi Sociali del Comune, e che quindi sono già “in carico” agli stessi o comunque fruiscono di sostegni di vario tipo, con particolare riferimento a quelli appartenenti alle fasce più “deboli” della popolazione: - ossia coloro che usufruiscono degli interventi di “Pronto Intervento Sociale” (PIS), o hanno titolo a fruirne (se si tratta di soggetti non ancora “in carico” con un ISEE al
Città di Pescara
Medaglia d’oro al Merito Civile
Ufficio
Stampa
di sotto di € 8.000,00 - coloro che usufruiscono di servizi quali l’Assistenza domiciliare
e l’Educativa domiciliare che si trovano in una condizione di povertà
comprovata da un ISEE al di sotto di € 8.000,00 e che non percepiscono
altre forme di reddito - le donne vittime di violenza in comprovata situazione di difficoltà economica seguite dal Servizio Sociale; per questa prima categoria si provvederà al soddisfacimento dei bisogni alimentari prioritariamente attraverso consegna e distribuzione di “pacchi alimentari” (costituiti per il 70% della spesa da beni prodotti da aziende aventi sede nella provincia di Pescara o, se non possibile, nella regione Abruzzo, con impegno da parte dei fornitori dei “pacchi” ad applicare sull’importo complessivo della spesa la percentuale di sconto almeno del15%) comprendenti beni alimentari di “prima necessità” (esclusi quindi i super alcolici) e anche cibi cd. “freschi”, prodotti per la prima infanzia e prodotti per animali da affezione, a cura del C.O.C. (CENTRO OPERATIVO COMUNALE) e di partner dell’Ente e altri soggetti del Terzo Settore che dovessero manifestare disponibilità a collaborare in tal senso, eventualmente anche a seguito di emanazione di apposito avviso pubblico da parte dell’Ente; detti soggetti, a scelta, possono anche chiedere di provvedere al soddisfacimento dei bisogni alimentari attraverso l’erogazione di un “borsellino elettronico” gestito
con piattaforme informatizzate o di “buoni – spesa” cartacei nominali.
° La Seconda categoria di beneficiari è costituita da quanti hanno avuto sospese le attività lavorative, vale a dire i lavoratori autonomi e parasubordinati, titolari o no di partita iva (comprendenti anche i soggetti giuridici che hanno forma societaria), esercenti attività che sono state sospese a seguito dell’emergenza (o che sono state sospese volontariamente dai titolari per problematiche legate all’emergenza stessa), nonchè persone che non sono titolari di alcun reddito, il cui nucleo familiare non presenti disponibilità sui conti correnti bancari o postali, oppure depositi, intestati ai vari componenti, di importo totale per l’intera famiglia superiore a € 5.000,00 alla data del 30.03.2020, salvo buoni e/o titoli vincolati intestati ai minori alla data del 30.03.2020; il beneficio è subordinato all’assenza di altri redditi o di pensioni da lavoro dipendente o di lavoro autonomo (o similari), percepiti da componenti del medesimo nucleo familiare di importo totale superiore a € 780,00 nel mese di marzo 2020.Non hanno titolo ad accedere ai benefici previsti lavoratori dipendenti e pensionati da lavoro dipendente o da lavoro autonomo che usufruiscano di prestazioni assistenziali quali Rdc (Reddito di cittadinanza), REI O Naspi, mobilità o Cig; nel caso le somme percepite fossero però inferiori verrebbe concessa la “differenza”.