Nelle aree interne montane il settore economico legato all’agroambiente soffre di una crisi strutturale che dura da tempo. Fuori dall’agenda politica nazionale e regionale e con un Piano di Sviluppo Rurale (PSR) che si ispira ai modelli di agricoltura intensiva, chi si ostina a produrre cibo buono e pulito in montagna è bistrattato, in particolare dalle istituzioni. L’ultima notizia, riportata dal quotidiano Il Centro, è sulla cancellazione della rassegna degli ovini a Campo imperatore. Dopo la figuraccia rimediata l’anno passato con l’incendio che ha distrutto buona parte dei boschi sulle falde del monte Tremoggia, a Campo Imperatore, con grave danno ambientale in un’area particolarmente delicata, quest'anno la rassegna addirittura chiude. L’istituzione che organizza è la Camera di Commercio con Comune di Castel del Monte e Parco: quest'anno, dopo 59 anni, la delusione per la chiusura della rassegna, è forte.

Dipendenti costretti a timbrare l'uscita dall'ufficio per spostarsi da un plesso all'altro, finendo così per non vedersi retribuito il tempo impiegato per i trasferimenti e di conseguenza a non avere la copertura assicurativa.

Ha destato insofferenze e polemiche tra i dipendenti dell'Università dell'Aquila una circolare del direttore generale, Pietro Di Benedetto, che stabilisce le regole per gli "spostamenti tra sedi di servizio".

Il personale coinvolto, soprattutto tra tecnici ed amministrativi, circa 350 complessivamente, è sul piede di guerra.

Le disposizioni creano disagi soprattutto ai dipendenti in servizio presso il polo di Coppito.