Cronaca

avezzano commissariato 

 

Era ricercato perchè aveva a suo carico un avviso del questore e un decreto di revoca del permesso di soggiorno ma viene bloccato dalla Polizia di Avezzano.

Ora uno  straniero, di origine marocchina, si trova agli arresti domiciliari nella casa della madre dove dovrebbe restare da clandestino fino ai processi a suo carico. Nel primo pomeriggio di ieri, gli agenti della squadra volante del commissariato di  Avezzano, hanno visto ed arrestato S.E.H., 20 anni, perché a suo carico c’erano numerosi precedenti penali e una ordinanza di applicazione di misura cautelare per reati contro il patrimonio.

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Imprenditori al fianco degli operai, docenti e studenti, politici nazionali e amministratori locali, impiegati pubblici e artigiani: dopo il corteo senza colori di ieri, che si è snodato ieri per le vie del centro storico per dire no al “terremoto fiscale” ricomincia il lavoro di tecnici e professionisti e del mondo politico per scongiurare la procedura di restituzione del 100 % di quasi 100 milioni di tasse sospese nel post sisma a 350 imprese, colpite dal terremoto nel 2009 e messe in ginocchio da una crisi senza precedenti. Una tempistica stringente e domani, comincerà, dunque, la discussione al Tar contro la nomina commissariale. Una corsa contro il tempo. E intanto anche la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative, ha approvato la risoluzione del Consiglio regionale dell’Abruzzo sulla restituzione delle tasse sospese per il sisma aquilano. Documento che ha un peso nazionale ed entrerà a far parte del dossier che i rappresentanti locali consegneranno al Presidente della Repubblica.

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Dopo due anni dal referendum, le trivelle minacciano ancora i nostri mari. Attivisti di Greenpeace hanno aperto due grandi striscioni, sui quali si legge “STOP TRIVELLE – IERI, OGGI, SEMPRE”, nei pressi della piattaforma Fratello Cluster, posizionata poco a nord di Pescara, entro le 12 miglia marine dalla costa.

Con questa protesta hanno voluto ricordare la data del 17 aprile 2016, quando 15 milioni e 800 mila italiani votarono per il referendum sulle “trivelle”, con i “Sì” che rappresentarono quasi l’86 percento dei voti validi.