Cronaca

avezzano arssa 170211 rep 04

Diversi residenti rivelano, chiamando in redazione, che il "furbetto dei sacchi gettati a caso" è tornato ad agire su via Trara, ad Avezzano, dove sacconi neri fanno da guard rail e, dopo qualche tempo in cui il fenomeno di inciviltà si era fermato, immondizie "volanti" (come carte e foglie) tornano a "fiorire" anche su via Ranelletti e via Veneto. Sempre nel Capoluogo della Marsica, in prossimità delle aree verdi, peraltro bellissime, che costeggiano la pineta, non è raro imbattersi nelle tante buste di plastica che, gettate dove capita, non fanno certo onore a chi non si è dotato, già a suo tempo, dei mastelli per la raccolta differenziata. A proposito: un mastello per l'organico, semi distrutto, è appeso ad una pianta, proprio nella zona dell'ex concentramento e dalla strada, tra il verde, si vede benissimo. Il servizio porta a porta, ad Avezzano, va alla grande: ma la "piaga" del "furbetto" che non si adegua, è difficile da sanare.

celano riprese aeree 121212 rep 04

L’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) sbaglia le notifiche e perde la causa contro un imprenditore accusato di non aver pagato i contributi ai suoi dipendenti. Raffaele Belmonte, imprenditore edile marsicano di 60 anni, titolare della “Costruzioni Belmonte srl”, di Celano, con sede anche ad Avezzano, è stato assolto dall’accusa di essersi appropriato, non versandole, di somme riguardanti il rapporto previdenziale di cinque lavoratori che aveva in carico. Tutto ciò per un importo di 35 mila euro, in riferimento all’anno fiscale 2012. La contestazione dell’appropriazione fatta dalla procura della Repubblica di Avezzano prevedeva anche degli avvisi di accertamento che sarebbero dovuti essere comunicati dall’Istituto nazionale di previdenza sociale alla ditta in questione, nei tempi e nei luoghi dovuti. Ma non sarebbero, invece, arrivati al destinatario e la difesa ha sollevato delle contestazioni in merito. Tale violazione è stata accolta dal giudice Stefano Venturini che ha assolto l’imputato scaricando la responsabilità.

avezzano arssa 170211 rep 02

Walter Marcello, residente ad Avezzano, a seguito di un decreto ingiuntivo, era stato condannato a versare la somma di 1.834 euro in favore di Eni per mancato pagamento di una bolletta del gas, e ciò pur non avendo mai goduto della fornitura. Il malcapitato si è rivolto ai suoi avvocati i quali si sono opposti al decreto ingiuntivo emesso dal Giudice di Pace di Avezzano contestando le scritture contabili prodotte in giudizio dalla Società e l’esistenza stessa del contratto di somministrazione del gas. Il Giudice – nel rilevare che l’Eni non ha fornito prova del contratto e nemmeno del suo contenuto mediante il deposito delle fatture di invio del distributore – ha stabilito nei giorni scorsi che ciò contrasta con le norme del Testo integrato delle attività di vendita al dettaglio di gas naturale. Poiché così l’Eni non ha fatto, il Giudice ha sentenziato la revoca del decreto ingiuntivo, condannando la società al pagamento delle spese.