Cronaca

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L’AQUILA: CADE NELLA BUCA CON LA BICI, COMUNE RISARCISCE CICLISTA CON 53MILA EURO

– E’ costato davvero caro per il Comune dell’Aquila,lo schianto con la bici a causa di una buca nel quale è rimasto ferito Fabrizio Iannini,62 anni, avvocato,
e noto in città in quanto appassionato delle due ruote e organizzatore di eventi, risarcito con 53mila euro. Questo al termine di una causa iniziata nel 2016
e conclusa nel 2022. Nei giorni scorsi il suo avvocato ha inviato la nota per le spese legali all’ente.Quella di Iannini è una vicenda iniziata nel 2014
quando ci fu l’incidente con delle conseguenze sicuramente importanti vista l’entità del risarcimento.

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A24-A25: PROCURA L’AQUILA RICORRE IN APPELLO CONTRO ASSOLUZIONE VERTICI SDP

- La Procura dell’Aquila con procuratore capo Michele Renzo, ha deciso di impugnare la sentenza che ha assolto con formula piena l’8 marzo scorso, in sede
di udienza preliminare, i vertici di Strada dei parchi.Secondo la Procura, visto il quadro probatorio “il Gup svilisce dette fonti di prova con motivazioni
superficiali. Dalla lettura della sentenza - si legge nei motivi d’Appello - si ricava la sensazione che il giudice tralasci gli elementi d’accusa più
significativi e si sforzi di valorizzare gli elementi difensivi oltre la loro effettiva rilevanza, utilizzando argomenti tratti dalla perizia del consulente
Chiaia di cui tende ad ampliare la reale portata. E’ lo stesso perito a riconoscere che la società privata concessionaria, ometteva le dovute opere di
ordinaria manutenzione e che le opere omesse rientravano negli obblighi assunti con la concessione in vigore.

 

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FOSSACESIA: DENUNCIATO GESTORE TRABOCCO

- Reflui maleodoranti finivano direttamente in mare a causa del malfunzionamento di una valvola dell’impianto di depurazione del trabocco. Grazie alla
segnalazione di alcuni bagnanti, a Fossacesia, sono scattati i controlli da parte dei carabinieri forestali di Lanciano e della Sasi, la società del servizio
idrico, in uno dei trabocchi del litorale che esercita attività di ristorazione. Come riscontrato da militari e personale tecnico della Sasi addetto agli
impianti di depurazione, dal locale sottostante la passerella del trabocco fuoriuscivano reflui maleodoranti che finivano direttamente in mare a causa del
malfunzionamento di una valvola, che ha causato lo sversamento accidentale di reflui non trattati. Il legale rappresentante del trabocco era ignaro della
rottura occorsa all’impianto di scarico e si è detto disponibile a provvedere immediatamente alla riparazione del guasto. Tuttavia, violazioni di carattere
ambientale sono state rilevate a suo carico e pertanto è stato denunciato all’A.G.