Cronaca

poste italiane

L\'AQUILA: ATTENZIONE ALLA NUOVA TRUFFA

- Attenzione alla nuova truffa, l’ennesima. Questa volta gli sfortunati malcapitati ricevono delle chiamate sul proprio numero di cellulare, in cui vengono informati di dover ritirare un assegno all’ufficio postale. In un caso specifico, come denunciato via social dalla dottoressa Maria Rosaria Autore, l’assegno consisteva in un bonus per il suo studio relativo alle misure previste in virtù della pandemia da Covid19. “Mi è stato detto, quindi di recarmi alle poste in via Aldo Moro, altrimenti l’assegno sarebbe tornato indietro”, scrive raccontando l’accaduto. “Ho lasciato tutto e sono andata. C’era una persona che aspettava e credevo fosse la persona con cui ero al telefono, invece si trattava di un’altra vittima. Sta di fatto che mi hanno fatto fare alcune operazioni con il bancomat, rubandomi tanti soldi“. Questa mattina la denuncia sporta in Questura, dove altre 5 persone sono giunte per lo stesso motivo, poiché anche loro truffate con il medesimo modus operandi.
Il consiglio è di prestare massima attenzione.

carabinieri forestali

AVEZZANO: TUTELA AGROALIMENTARE

– Arriva ad Avezzano il Nucleo per la Tutela Agroalimentare, reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri. La novità è emersa nell’incontro di ieri a Palazzo di Città. Il Comando di vertice di Roma ha stabilito di potenziare il comparto (che agisce in contrasto ai crimini ambientali e agroalimentari del territorio) con il Nucleo Taga che avrà sede nella struttura che già ospita la stazione dei Carabinieri Forestale, nella zona nord di Avezzano. La città di Avezzano è stata scelta come base locale per l’intera regione Abruzzo e per il Molise, in relazione alle eccellenze del territorio nella produzione agroalimentare, in particolar modo nella terra Fucino.

polizia penitenziaria

ABRUZZO: POLIZIA PENITENZIARIA IN AGITAZIONE

- “Carenze di organico, lavoro in sofferenza, sovraffollamento detenuti, poliziotti penitenziari maltrattati, aggrediti e malmenati“, elementi che hanno portato a un “peggioramento delle condizioni di lavoro e di vivibilità all’interno degli istituti penitenziari abruzzesi”. Per questi motivi le segreterie regionali maggiormente rappresentative della Polizia penitenziaria, nel denunciare il grave stato in cui versano gli istituti abruzzesi, dichiarando lo stato di agitazioni, chiedono all’amministrazione penitenziaria “di intervenire urgentemente con provvedimenti anche straordinari, prima che la situazione degeneri ulteriormente, questo stato di abbandono deve cessare”.