Cronaca

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L’AQUILA: DROGA A OPERAI DELLA RICOSTRUZIONE E STUDENTI: 10 CONDANNE E UN’ASSOLUZIONE

– Condanne pesantissime nel processo a carico di 10 persone che avevano organizzato un fiorente traffico di droga nell’Aquilano. Una gang che fu disarticolata nel 2015 dopo alcuni arresti fatti dalla polizia. Il covo della banda, quasi tutti aquilani, fu individuato a Paganica in una casa inagibile a causa del sisma. I giudici, sono stati inflessibili e hanno inflitto 7 anni e 10 mesi di reclusione all’albanese Enver Fusha,a Tiziano Panepucci 8 anni, alla rumena Irina Minidora Popescu 3 anni e mezzo e, a Massimo Taddei 5 anni e 5 mesi. Non è finita qui: Alessandro Biasini è stato condannato a 3 anni e 11 mesi, Giovanni Catena (2 anni e 7 mesi), Joussef Bya, marocchino, (6 anni), Pierpaolo Romano (6 anni e 10 mesi), Luca Zugaro (2 anni e 10 mesi), Kurtisi Vasfi macedone (2 anni). L’unico a essere assolto è stato Ivano Circi. La droga arrivava da Roma e Avezzano. Nel corso della operazione furono sequestrati ingenti quantitativi di eroina e cocaina.

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MONTESILVANO: INDAGATA COPPIA TRUFFATORI SERIALI

– La Squadra Mobile, indagando a seguito di alcune querele per truffa ai danni di cittadini di Pescara e provincia, ha eseguito una perquisizione domiciliare a Montesilvano, nell’abitazione di una coppia di indagati, riuscendo a rinvenire e sequestrare oltre 62.000 euro in contanti, gioielli e orologi di lusso, a fronte della totale assenza di redditi dichiarati.
In particolare, le attività d’indagine fanno ritenere che la coppia, insieme ad altri complici con ruoli secondari, abbia architettato uno schema di truffa, messo in atto ripetutamente, secondo cui la vittima verrebbe contattata telefonicamente da sedicenti operatori dell’Inps, delle Poste o di altri enti pubblici, i quali rappresentano l’esistenza di un un rimborso o comunque di una somma da accreditare.

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TERAMO: 10 A GIUDIZIO PER RDC


- In attesa delle novità annunciate dal governo Meloni, il “vecchio” reddito di cittadinanza si continua a declinare nelle aule di tribunale dove i fascicoli mettono in fila le tante storie di furbetti pronti ad aggirare le norme con escamotage di ogni genere. Ma i numeri servono a riflettere l’immagine di un Paese in cui tutto è sempre possibile fino a quando non scatta l’inchiesta giudiziaria a definire l’illecito. Sono 10 i teramani finiti a processo per indebita percezione di erogazioni pubbliche al termine delle udienze preliminari che si sono svolte davanti al giudice Marco Procaccini, e tutti rischiano da due a sei anni.