Cronaca

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ABRUZZO: ESCURSIONI IN MONTAGNA

– Continuano incessantemente a doversi effettuare operazioni di soccorsi in montagna. Purtroppo sono troppi gli escursionisti che non si preparano a dovere prima di tentare di avventurarsi sulle vette, più o meno importanti, d’Abruzzo. Un appello, definito “accorato”, giunge dal presidente del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese.  Tutti coloro che vanno in montagna, scrive “prestino la massima attenzione al proprio abbigliamento, scegliendo con cura anche calzature e attrezzature idonee ad affrontare le escursioni. Non fatevi ingannare dalla mancanza di neve, perché il ghiaccio è ancora più insidioso. Ricordiamo che la montagna è pericolosa e anche che le condizioni meteo tendono a peggiorare velocemente\".

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TERAMO: DRAMMI DELLA SOLITUDINE

- Due drammi della solitudine nel teramano. Ieri nel giro di poche ore sono stati rinvenuti i corpi mummificati di Giuseppe Ricci, 69 anni, di Teramo e Francesco Cucca, 86enne di Giulianova. Per entrambi la morte risalirebbe a prima di Natale o comunque durante le feste. Nel primo caso, a dare l\'allarme, è stato il nipote, perché lo zio non gli rispondeva al telefono da giorni. L\'ispezione cadaverica ha stabilito che la morte sarebbe avvenuta per un improvviso arresto cardiaco da almeno 20 giorni prima. Nel secondo, a chiamare i soccorsi in una palazzina in via Adige a Giulianova, sono stati i vicini di casa di Francesco Cucca, perché non lo vedevano da giorni. Per il resto la storia è identica a quella di Giuseppe. Ed anche in questo caso, dopo l\'ispezione cadaverica si è stabilito che la morte è sopravvenuta per causa naturali da almeno 10 giorni.

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MONTEREALE: PM INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO SULLA MORTE DI CIALFI

– Scatta l’inchiesta per accertare la dinamica della morte di Fiore Cialfi, il consigliere comunale di Montereale, di 64 anni, ucciso ieri da un colpo di fucile da caccia partito accidentalmente mentre stava maneggiando l’arma insieme a degli amici. La Procura procede per omicidio colposo dopo aver sequestrato l’arma, disposta l’autopsia, accertamenti balistici e ascoltate sommariamente le persone presenti alla tragedia. Tutte le valutazioni finora fatte dai carabinieri porterebbero alla conclusione che alla base del dramma ci sia stata la fatalità ma anche una certa superficialità nel maneggio del fucile (regolarmente detenuto) pur essendo carico.