Cronaca

punta aderci

VASTO: TURISTA AZZANNATA SULLA SPIAGGIA

- Morsa in diverse parti del corpo da un animale selvatico. È la drammatica esperienza vissuta da una turista di 37 anni di Mantova sul tratto di spiaggia compreso fra Punta Aderci e Libertini. Chi ha assistito alla scena è convinto si trattasse di un lupo. Azzannata nelle parti intime, per salvarsi la donna si è gettata in mare mentre un altro bagnante con un bastone ha costretto l’animale ad allontanarsi. Trasportata al pronto soccorso del San Pio da persone che erano sulla spiaggia, alla turista sono state riscontrate dai medici diffuse ferite da morso in tutto il corpo, in particolare dalla cintola in giù. La donna non è in gravi condizioni, ma i medici non si sbilanciano sulla prognosi.

vongole

TORTORETO: VIETATO PESCARE VONGOLE

- Divieto di pesca delle vongole nello specchio di mare antistante il Salinello, a Tortoreto. L’ordinanza è stata firmata dal vice sindaco, a seguito dei rilievi dell’Istituto zooprofilattico di Teramo, che ha riscontrato in un campione di vongole nostrane la presenza oltre i limiti di legge di escherichia coli. Dunque, qualsiasi immissione diretta al consumo umano senza la preventiva depurazione è vietata. Il provvedimento di sanità pubblica è stato immediatamente adottato dal Comune non appena sono giunte all’ente i risultati delle analisi.

l aquila prefettura

L'AQUILA: BADANTE CONDANNATA

- Per costringerla a bere le avrebbe schiacciato il bicchiere contro il volto, provocandole un taglio sulla parte alta del naso e un piccolo taglio sul labbro. E’ quanto avrebbe subito Maria (nome di fantasia) anziana aquilana di 77 anni, disabile, da parte della sua badante, Melania G., 50enne dell’Aquila, ora accusata di maltrattamenti e lesioni personali nei riguardi della persona anziana disabile, che nel tempo sarebbe stata insultata - dice l'accusa - poi «urla, botte con forti pizzichi, spintoni, schiaffi e strattonamenti» . Disabile colpita anche con una scarpa o altri oggetti, per futili motivi. La vicenda giudiziaria è stata recentemente affrontata in sede di rito abbreviato che ha visto l’indagata essere condannata dal giudice Guendalina Buccella, alla pena di 2 anni ed 8 mesi di reclusione. A supporto della tesi accusatoria anche le immagini registrate dalle telecamere nascoste in casa sistemate dai familiari.