Cronaca

nastro lutto

E’ morto a 52 anni il terzino dell’Avezzano Massimo Ruscitti.

Dopo una stagione con l’Avezzano calcio, con le vittorie raggiunte nella stagione 86-87, fu subito richiesto prima al Francavilla, poi al Potenza, per passare subito al Siracusa, al Fano, al Vigor Lamezia, al Fermana e infine al Marsala, nei campionati di C1 e C2.

cam acqua

TAGLIACOZZO: SOSPENSIONE FLUSSO IDRICO

I tecnici del CAM Spa hanno programmato per mercoledì 27 novembre, la riparazione dell’acquedotto di adduzione denominato ‘Liri ABR03’, nei pressi dell’impianto di depurazione di Tagliacozzo capoluogo (attraversamento fiume).                                                                                                                             A causa di ciò sarà necessario provvedere alla chiusura del medesimo con sospensione del flusso idrico dalle 7.30 fino alle 17 salvo imprevisti.                                                                                                                Le scorte in essere presso i principali serbatoi, garantiranno il flusso idrico alle utenze servite fino all’esaurimento delle stesse e l’interruzione interesserà il comune di Tagliacozzo zona centro storico, Ospedale Civile, frazione di Poggetello ed il comune di Castellafiume zona alta.

inaugurazione

 

La costruzione del  castello dell’Aquila, voluto dal viceré  spagnolo Don Pedro di Toledo non solo “ad reprimendam audaciam aquilanorum” ma soprattutto come un’ulteriore pedina di un massiccio sistema di fortificazioni del Regno di Napoli,  ha inizio nel 1534, periodo in cui l’artiglieria mobile a palla metallica è già piuttosto perfezionata. La piazza d’armiintorno al Castello era necessaria per avere spazio di manovra, ampia visibilità e per non dare riparo ad eventuali assalitori. Tale spazio non fu teatro di importanti eventi bellici: fu utilizzato, nel corso degli anni, per le esercitazioni militari, come foro boario e per mercati.  Dopo il terremoto del 1915 fu utilizzato per l’impianto di una baraccopoli per i senzatetto

Il non lungo periodo che intercorre tra il terremoto e l’approvazione del  Piano Tian del 1917, volto proprio al risanamento dei danni, è caratterizzato da un vivace dibattito sulla forma della città. L’Amministrazione Comunale dà incarico ad una commissione composta da alcuni notabili aquilani, tra cui Camerini, Ciarletta, Chiarizia, Tomassetti, Cerulli e Bozzelli Manieri, di redigere un programma di interventi urgenti. Si suggerisce la redazione di un piano regolatore della città intra moenia  indicandone le linee fondamentali, al fine del risanamento igienico del centro storico: un piano di sventramento che conduca alla creazione di quattro strade in diversi punti della città (Via dei Giardini, Via Sallustio, Via dei Merletti) e, cosa che ci interessa maggiormente ai fini di questo studio, il prolungamento del Corso che, biforcandosi, verrebbe a costituire da un lato una comoda via di accesso all’Ospedale Civico e dall’altro un accesso verso il Castello fino alle mura della città. E’ del 1916 una proposta di Cesare Rivera (“Problemi Aquilani – La sistemazione edilizia”) che, in polemica con l’idea della nuova sistemazione viaria che il piano verrebbe  a consolidare, concorda solo con la sistemazione della parte terminale del Corso, verso il Castello e parla proprio di una Piazza Castello “trasformata in giardino”Nel primo piano regolatore redatto dall’Ing. Tian si esplicita la volontà dell’Amministrazione di destinare l’area intorno al Castello a grande parco cittadino. Secondo Giorgio Stockel uno dei concetti informatori del piano regolatore Tian era quello di creare una serie di parchi pubblici lungo le mura della città e di collegarli con ampi viali. Del resto l’Ing. Tian era noto per essere un sostenitore del disegno urbano della tradizione tardo ottocentesca dei quartieri-giardino, dei parchi pubblici. Nella prima relazione tecnica a supporto del piano regolatore, a proposito della piazza d’armi intorno al Castello,  l’Ing. Tian scrive: Uno dei maggiori monumenti di Aquila è il maestoso castello;  l’ampio piazzale è ora deturpato dalle baracche comunali; sarebbe un vero errore costruirlo: esso deve trasformarsi con poca spesa in un Parco cittadino attorno al Castello che potrà diventare, alla fine della guerra, degna sede del Museo Aquilano di cui ho veduto vere opere d’arte affastellate in piccoli ed oscuri locali dietro il Municipio. Per la sistemazione dei piani ondulati del Parco c’è terreno di riporto in abbondanza poiché lo scarico pubblico ha ivi costituito delle vere colline alle diecine di metri.  Dati i forti dislivelli non si è creduto conveniente disegnare un Giardino pubblico il cui stile armonizzasse con l’epoca di costruzione del Castello ma si propone una sistemazione a Parco naturale, con viali inclinati e scarpate verdi. Un largo viale attraversa il Parco verso il lato occidentale: esso è destinato al raccordo del Corso colla nuova via che si sta prospettando per Paganica … Via del Castello, costruita da una parte, viene allargata dall’altra e alberata, in modo da rendere decoroso tutto l’ambiente attorno al Castello. Una rotonda di “parterres” conduce all’ingresso del Castello che per la sua posizione volge le spalle alla città.”.Nel piano Tian del 1927-31 si può osservare la modifica del disegno della sistemazione a terra con la riproposizione del progetto dell’Ing. Mario Bafile, incaricato dall’Amministrazione del periodo. Quest’ultimo ritiene che la zona adiacente al piazzale dal lato ovest debba essere abbassata per dare maggior risalto alla visuale del Castello da Piazza Battaglione Alpini. Il castello viene ad assumere quindi una diversa spazialità: non sussiste più la necessità della poca visibilità del manufatto rispetto all’esterno ma, al contrario, sorge quella di conferirgli un aspetto quanto più possibile maestoso, per dare a chi viene dal Corso una visione grandiosa dell’arte(fontana), della storia (castello), del paesaggio(Gran Sasso). Dalla parte di scarpata verso il campo sportivo l’Ing. Bafile prevede un viale che, tagliando a metà il bosco del littorio, colleghi la chiesetta del Crocifisso al Viale di Porta Paganica, creando “una passeggiata bellissima specialmente dal punto di vista panoramico verso il Gran Sasso.