Cronaca

lanciano 

Venti indagati, tra i quali un minorenne, cinque persone agli arresti domiciliari, un obbligo di dimora e tre di presentazione: sono le misure cautelari emesse dalla Procura di Lanciano ed eseguite dal Commissariato di Polizia di Lanciano per disarticolare un sodalizio criminale dedito alla produzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. I leader dell’organizzazione criminale, già agli arresti domiciliari, sono Federico Irollo e Ciro Iengo, ovvero l’anello di congiunzione tra la droga della camorra campana e la rivendita locale. La cocaina arrivata dalla Campania veniva poi trasformata in crack e immessa sul mercato lancianese, suddiviso in singoli territori di spaccio.

 

tribunale

Mercoledì 4 dicembre, il personale del commissariato di Avezzano ha svolto una misura cautelare emessa nei confronti di Paride Di Muzio, 49enne avezzanese.

L’uomo, pregiudicato per reati contro la persona e in materia di stupefacenti, era già sottoposto agli arresti domiciliari per violazione del divieto di avvicinamento nei confronti della moglie, ma nonostante ciò ha continuato, in più occasioni, a importunare e molestare la vittima. Il provvedimento eseguito è stato determinato al termine delle indagini svolte dagli investigatori della squadra anticrimine del commissariato, che hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo.

Le indagini, scaturite a seguito dell’ennesima denuncia sporta dalla moglie, con la quale ha riferito di condotte violente poste in essere dall’uomo, anche alla presenza del figlio minore, hanno consentito di accertare l’attendibilità della donna.

Di Muzio, rintracciato presso la propria abitazione, al termine delle formalità di rito è stato accompagnato presso la locale casa circondariale.

avezzano asl sede 300113 rep 03

Questa mattina, 5 dicembre, su proposta del consigliere regionale di centrosinistra Americo Di Benedetto, si è riunita la commissione di Vigilanza per affrontare il problema dei servizi di manutenzione della Asl 1 Avezzano– Sulmona–L’Aquila. Da più di un anno”, dichiara il consigliere Di Benedetto, “la gestione dei presidi sanitari presenti nel territorio provinciale dell’Aquila è affidata provvisoriamente a diverse aziende, in attesa delle procedure di gara necessarie per garantire continuità e coordinamento degli interventi manutentivi. Tutto questo”, prosegue Di Benedetto, “non solo mette a rischio il corretto funzionamento di importanti servizi pubblici ma anche i livelli occupazionali".