Cultura

beuys joseph

L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila sarà l’unica in Italia ad avere una Mostra permanente dell’artista Joseph Beuys (nella foto).

Grazie alla generosità della baronessa Lucrezia De Domizio Durini all’Aquila ci sarà l’installazione stabile di documenti e multipli corredati da un fondo di pubblicazioni su Joseph Beuys, uno tra i più emblematici e significativi personaggi dell’Arte mondiale del secondo dopoguerra. La baronessa De Domizio Durini afferma che la scelta di donare questa collezione è stata dettata da un dovere etico per gli studenti che sono il futuro della Società.

fara filiorum petri farchie

Tornano le Farchie in onore di Sant’Antonio Abate a Fara Filiorum Petri: dalle 15.00 del 17 gennaio la singolare e seguita tradizione tra fede e folklore. E’ una festa dove sono evidenti i prodromi dei riti carnevaleschi mentre si lasciano quelli natalizi; il carattere di transizione è evidente nella mescolanza di usanze tardo natalizie, come quella inerenti i cibi (crespelle, cauciune, serpentone) mentre il brio e l’allegria di gruppo sembra preludere al Carnevale. Tra gli aspetti rituali più interessanti di questa festa si distinguono le tradizioni melodiche teatrali come i canti e le sacre rappresentazioni; queste ultime, che derivano probabilmente dalle commedie dei santi di origine spagnola del tardo Rinascimento, raccontano in forma melodrammatica le vicende di Sant’Antonio nel deserto”, come riporta Gandolfi.

mano nella mano

Che fine faranno le persone con disabilità grave che nell’arco della loro vita possono contare soltanto sull’assistenza e sull’aiuto dei loro genitori o parenti, nel momento in cui questi ultimi moriranno?

Qualcosa sta per cambiare a partire dall’Aquila, con una piccola rivoluzione, come la definiscono i sostenitori dell’Associazione Autismo Abruzzo onlus: tutto parte dalla firma di un protocollo d’intesa per l’istituzione del “Dopo di noi”, progetto che recepisce la legge del 16 giugno 2016 in materia di sostegno e assistenza alle persone con disabilità grave, dopo la morte dei parenti che se ne prendono cura.

Protocollo che getta le basi, per la prima volta in Abruzzo, a certezze di cura e assistenza alle persone diversamente abili, che restano senza assistenza parentale.