Cronaca

 

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POPOLI TERME: MEGA TRUFFA ALLO STATO

– Le Fiamme Gialle della Tenenza di Popoli Terme , con l’operazione “Company back to life”, hanno scoperto una presunta frode milionaria ai danni del
bilancio dello Stato per 6 milioni di euro e sventato il tentativo di ottenerne ulteriori 3 milioni, che sarebbero stati finanziati dal Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza. L’attività svolta ha consentito di accendere i riflettori su alcune imprese che hanno richiesto fraudolentemente, simulando il possesso
dei requisiti richiesti, agevolazioni su due distinte linee di finanziamento. La prima relativa al “Sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti
da Ucraina, Federazione Russa e Bielorussia” a valere su risorse tratte dal bilancio nazionale per un ammontare complessivo pari a 6 milioni di euro, di cui
4,5 erano stati già erogati e 1,5 sono stati bloccati grazie al tempestivo intervento dei finanzieri. La seconda linea di finanziamento è invece relativa
alle risorse messe a disposizione dall’U.E. per rilanciare il Paese, stimolare la transizione digitale ed ecologica e favorire il cambiamento strutturale
dell’economia nazionale, cioè il Pnrr.

avezzano tribunale

MARSICA: 41ENNE A GIUDIZIO

– Sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, costringeva la figlia ad essere presente in casa mentre si incontrava con gli uomini che frequentava, la
picchiava e la puniva anche ricorrendo a bruciature sulle gambe. Si sono chiuse le indagini preliminari,atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio,
per una 41enne accusata di maltrattamenti. Secondo la Procura, la 12enne è stata sottoposta a continue vessazioni fisiche e morali fino a quando, nel
novembre 2023, è stata allontanata dalla madre ed ospitata in una struttura. Aveva confidato il suo disagio alla ex maestra, anche attraverso messaggi
telefonici e, inoltre, contattato l’assistente sociale che già la seguiva chiedendo di potere essere collocata presso una zia. Tali confidenze, per l’accusa,
risultano di particolare gravità.

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L’AQUILA: PROCESSO APPALTI BENI CULTURALI

– Una condanna e 22 tra assoluzioni e prescrizioni. È questo l’esito del processo sugli appalti per i beni monumentali dell’Aquila.La sentenza è arrivata nel
tardo pomeriggio di ieri, dopo una lunga camera di consiglio, da parte del collegio del Tribunale aquilano, presieduto dal giudice, Monica Croci.
La condanna a 6 anni di reclusione, per Lionello Piccinini all’epoca dei fatti responsabile unico del procedimento di ricostruzione del Teatro comunale
dell’Aquila. Nel mirino della magistratura aquilana sono finite le gare d’appalto con ribassi consistenti, che le ditte esecutrici,d’accordo con gli imputati,
avevano avuto modo di recuperare durante i lavori con le perizie di variante, riassegnate con affidamento diretto o con procedure negoziate senza gara.