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Pubblicato: 06 Novembre 2019

“Dopo aver già commentato nei giorni scorsi la scelta di escludere l’Abruzzo dal Fondo per il
risarcimento dei danni da calamità naturale desidero stigmatizzare che tale scelta rappresenta una
grave mancanza di obiettività in chi è chiamato a valutare le ferite inferte dagli eventi naturali ai
territori e alle comunità. I danni causati dalla grandinata dello scorso 10 luglio sono stati
ampiamente documentati e la scelta di escludere l’Abruzzo dal risarcimento denota una
superficialità imbarazzante in chi è chiamato a esaminare tali documentazioni. La città di Pescara si
sente gravemente defraudata di un’azione risarcitoria che nessuno, dal sottoscritto ai tecnici
comunali, ha voluto minimamente pretendere ma che entra di diritto nelle aspettative di chi ha
visto i propri beni immobiliari, le proprie attività, i propri beni mobiliari distrutti o gravemente
danneggiati dalla furia della Natura abbattutasi sul nostro territorio. L’eccezionale ondata di
maltempo ha causato danni ingentissimi a un patrimonio cittadino formato anche da infrastrutture
pubbliche e soltanto l’abnegazione di tutti gli uomini delle istituzioni pubbliche, del volontariato e
dei cittadini hanno permesso di mettere in sicurezza le situazioni più drammatiche evitando
ulteriori disastri a nuclei familiari e a imprenditori colpiti durissimamente nei loro averi.
La scelta del Governo di considerare quanto accaduto il 10 luglio con superficialità non ci lascerà
quindi con le braccia conserte ma , ci indurrà a combattere al fianco dei nostri cittadini per un
diritto sacrosanto che non nasce dalla pretesa ma dal dato oggettivo dei gravissimi danni subiti
dalla città. La fortuna di non aver dovuto piangere vittime non può far sottovalutare un disastro
che ha costretto decine e decine di concittadini a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso e a
sostenere un costo altissimo per risanare le tantissime situazioni di emergenza. Ci attiveremo
pertanto in tutte le sedi e con ogni mezzo affinché questo nostro diritto venga riconosciuto e ci
venga dato quel sostegno che aiuti almeno ad alleviare le enormi spese anticipate dai nostri
concittadini. Affideremo ai nostri rappresentanti in Parlamento la richiesta di un ristoro idoneo alla
portata reale di quegli eventi e valuteremo altresì l’opportunità di agire in sede legale per ottenere
il riconoscimento dei sacrosanti diritti. Senza pretendere nulla più di quanto è nel nostro legittimo
diritto, ovvero un aiuto concreto per una reale calamità subita dalla nostra città.”
E' quanto afferma il Sindaco di Pescara, Carlo Masci (sopra).
(Comunicato giunto in redazione.)