Cronaca

chieti tribunale

CHIETI: CONDANNA

- Un ex funzionario Enel, L. S., di 68 anni, è stato condannato dal Tribunale di Chieti a due anni di reclusione per tentata
concussione e turbativa d'asta. E' stato inoltre condannato a risarcire i danni, in separata sede, alle parti civili ovvero
e-Distribuzione spa, Enel Italia e Mantini srl, e dichiarato interdetto dai pubblici uffici nonché incapace di contrarre con la
pubblica amministrazione,salvo che per ottenere prestazioni di pubblico servizio, per un periodo pari a 5 anni.Il Tribunale ha poi
disposto che copia della sentenza venga trasmessa alla Procura regionale della Corte dei Conti.

finanza 01 controllo territorio 2m39s rep 01

PESCARA: BANCAROTTA FRAUDOLENTA

- Finisce in manette un imprenditore del pescarese, operante nel settore del confezionamento di marmellate, con società e brand
conosciuti a livello nazionale ed internazionale, sommerso da un vorticoso giro di carte false, con un crac a sei zeri. L'accusa è di
bancarotta fraudolenta e reati fiscali, per cui sono scattati i sigilli ad un complesso di beni, tra cui conti correnti, macchinari,
attrezzature e quote societarie, per un valore complessivo di oltre 5,5 milioni di euro.Le operazioni, disposte dell'A.G.locale,sono
iniziate alle prime luci dell'alba. I finanzieri del Comando Provinciale di Pescara hanno eseguito le misure cautelari, personali e
reali, lungo la direttrice Abruzzo - Molise - Campania, con l'ausilio di militari e mezzi aerei del Reparto Operativo Aeronavale del
capoluogo adriatico.

polizia postale

ABRUZZO: COMUNICATO POLIZIA POSTALE

- E' in corso una nuova campagna di phishing riguardante false convocazione giudiziarie a firma del Capo della Polizia - Direttore
Generale della Pubblica Sicurezza.La convocazione, prospetta alla vittima un'inesistente indagine penale nei suoi confronti.Lo scopo
e' quello di causare nel destinatario uno stato di agitazione e indurlo a ricontattare il truffatore entro 72 ore,inviando le proprie
giustificazioni.Successivamente,alla vittima verra' poi chiesto il pagamento di una somma di denaro per evitare la condanna.La
Polizia Postale raccomanda di diffidare di simili messaggi: nessuna forza di Polizia contatterebbe mai i cittadini attraverso e-mail o
messaggi, per chiedere loro i dati personali o pagamenti in denaro, con la minaccia di procedimenti penali a loro carico.