Cronaca

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BUSSI-POPOLI: RIAPERTO LO SVINCOLO

- Si è svolto questa mattina il taglio del nastro che ufficializza la fine lavori della rotatoria d’accesso alla rampa autostradale Bussi-Popoli direzione Pescara, alla presenza del Vice Prefetto Vicario di Pescara dott. Gaetano Losa, del Vice Presidente Vicario del Consiglio Roberto Santangelo, dei vertici ANAS e dei rappresentanti dei Comuni di Bussi, Popoli, Corfinio, Vittorito e Torre de’ Passeri. Strette di mano e sorrisi per condividere il raggiungimento di un obiettivo comune a favore di quanti percorrono quotidianamente il tratto viario.

RINCARI GAG ENERGIA ELETTRICA E CARBURANTI,PROCURA ROMA APRE INDAGINI

- Alla luce dell’aumento del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine.
Si tratta di un procedimento al momento contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato.“ L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili”, spiega la Procura. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. La notizia è stata riportata dall’Ansa nazionale

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CARO CARBURANTI: ESPOSTO CODACONS ALLE 4 PROCURE ABRUZZESI

- Il Codacons presenta un esposto alle Procure della Repubblica di Teramo, Chieti, L’Aquila e Pescara e all’Antitrust chiedendo di indagare sugli “abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati in regione e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese dell’Abruzzo”. “In questi giorni – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%. Aumenti che, come segnalato oggi anche dal ministro Cingolani, non apparirebbero giustificati né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina, senza contare che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori”. “”Il rischio è i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese”, conclude Rienzi.