Cronaca

 

SCERNI: ASSALTATO BANCOMAT

- Colpo con l’esplosivo al bancomat della Bcc Abruzzo e Molise di Scerni, in corso Mazzini. L’episodio intorno alle 4 della scorsa notte.Danni ingenti
all’immobile dell’istituto di credito dopo ben due esplosioni che hanno svegliato i residenti nel cuore della notte. Ad agire in pochissimi istanti prima
di darsi ala fuga,una banda di 5 persone a volto coperto,secondo quanto registrato dalle videocamere di videosorveglianza della zona.Sul posto i Carabinieri
di Atessa e della stazione di Scerni, i Vigili del fuoco e la Polizia scientifica. Ancora da quantificare l'entità del bottino.

 

 

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AVEZZANO: MAXI PROCESSO

- Un vero clan dedito allo spaccio di stupefacenti. Con queste accuse sono state chieste condanne fino a 16 anni nei confronti di 16 persone dal pubblico
ministero Stefano Gallo nel corso dell’udienza davanti al collegio del tribunale di Avezzano.I fatti riguardano le indagini svolte dalla Procura distrettuale
antimafia dell’Aquila e vedono sotto accusa i componenti dell’organizzazione che ruotava attorno alla villa fortificata di via dei Tulipani a Scalzagallo di
Avezzano. Il processo, alle battute finali, ha visto in aula ieri una pesante richiesta di condanna da parte dell’accusa su indagini avviate a novembre 2005.

fucino controllo clandestini PS 210710 03

AVEZZANO: TRAFFICO DI MIGRANTI NEL FUCINO

- Si conclude con condanne che vanno dai 4 anni ai 4 anni e 8 mesi di reclusione, la vicenda legata al traffico di stranieri nella Marsica, in particolare
nel Fucino.La prima sezione della Cassazione ha emesso il verdetto nei confronti di 9 persone, accusate di aver sfruttato migranti attirati con false
promesse di lavoro. Ciò che per molti sembrava essere un viaggio della speranza si è trasformato in un incubo, fatto di sfruttamento e inganni. Secondo
l’accusa, i migranti venivano costretti a vivere nell’ombra, lavorando in condizioni precarie per salari miseri, mentre la promessa di una vita A rendere il
quadro ancora più cupo, la necessità per molti di pagare somme ingenti, tra i 5mila e i 7mila euro, per ottenere ciò che si rivelava solo un’illusione.Tra
i condannati spicca Luigi D’Apice, presidente dell’Opoa Marsica e della Fucense Calcio, la cui pena è stata ridotta da 4 anni e 11 mesi a 4 anni e 8 mesi.