Cronaca

carabinieri tre

ISOLA DEL G.SASSO: TRISTE EPILOGO X IL 48ENNE SCOMPARSO

- È stato ritrovato morto Martino Cardarelli, il 48enne di Isola Gran Sasso di cui si erano perse le tracce da venerdì scorso. L'uomo è stato rivenuto cadavere ieri sera in un laghetto nelle campagne di Corropoli, in una zona impervia della Val Vibrata, in provincia di Teramo. Cardarelli, dai primi rilievi dei carabinieri e del medico legale, sembra sia stato ucciso a coltellate. I carabinieri avrebbero già individuato i responsabili: fermati un uomo e una donna. Il contesto della vicenda, di cui ancora non si conoscono i particolari, viene giudicata molto particolare e complessa. L'uomo, un ex dj oggi disoccupato, era scomparso dopo essere uscito di casa con la sua auto dicendo che stava andando in palestra, dove però non era mai arrivato. 

- La vicenda nasce da un adescamento sui social da parte della donna indagata, e dal conseguente incontro nell’abitazione di lei. All’arrivo in casa, situata a pochi chilometri dal lago, sarebbe intervenuto anche il secondo indagato, un uomo, per mettere in atto una rapina. Martino avrebbe tentato di reagire dando via ad un colluttazione terminata però  con la sua morte. L’arma usata sarebbe appunto un coltello. Successivamente il corpo è stato portato al lago, legato ad un peso per evitare l’emersione, e buttato in acqua. Questo aspetto è stato confessato dalla donna, che però non ha confessato l’omicidio lasciando intendere che ad uccidere il malcapitato sia stato l’uomo che era con lei. Le indagini stanno continuando e la procura conta di poter risolvere il caso nelle prossime 24 o 48 ore.

 

CENTRO STUDI INTERNAZIONALE JOYCE LUSSU

COMUNICATO STAMPA


Dopo un lungo percorso, il Centro Studi Joyce Lussu di Porto San Giorgio, fondato l’anno successivo alla morte di Loyce Lussu, lo scorso 9 aprile 2025, presso lo studio notarile Ciuccarelli Mori di Fermo si è trasformato in "Centro Studi Internazionale Joyce Lussu APS
La necessità di dotarsi di strumenti sempre più efficaci e di una struttura associativa che rispondesse alle nuove norme dettate dal Codice del Terzo Settore, ha spinto i Soci fondatori a compiere questa scelta per portare avanti, con sempre maggiore incisività, il lavoro di diffusione e valorizzazione delle opere e delle scelte di vita di Joyce Lussu, il cui lascito civile e culturale, lungi dall’essere “materiale d’archivio”, interroga in modo fecondo i nodi tematici del tempo che viviamo. Per questo, le domande che si levano dalle sue pagine possono aiutare a capire la trama fitta dei fenomeni storici e sociali e motivano le ragioni delle attività del Centro.
Sono stati nominati a formare il Consiglio Direttivo la Dott.ssa Luisa Serroni, in qualità di Presidente, il Dott. Leandro Di Donato, in qualità di Vice Presidente e il Dott. Luigi Rossi, in qualità di Segretario.
La Dott.ssa Gilda Traini, la Dott.ssa Franca Falcioni, la Dott.ssa Giorgia Gabbolini e il Signor Armando Baldi sono gli altri membri che hanno dato vita alla costituzione della nuova Associazione.

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PESCARA: 3 INFERMIERE RAPINATE IN POCO TEMPO

- Tre casi in un paio di giorni, tutti nella zona dell'ospedale e tutti con la stessa dinamica. Ci sono però le immagini delle videocamere di sorveglianza che, almeno in un caso, sono riuscite a riprendere una delle rapine. Anche l'orario, più o meno, è sempre lo stesso tra le 6 e le 6.30 del mattino: a essere prese di mira tutte donne e tutte lavoratrici delle strutture sanitarie della zona, l'ospedale civile e la clinica Pierangeli. Due, da quello che si sa, le rapine consumate, in un terzo caso è stato l'intervento di alcune persone presenti a far fallire il colpo e a recuperare il bottino. Cioè la borsa di un'infermiera. Così il rapinatore ha pensato bene di cambiare zona e si è spostato verso la stazione centrale. Ed è stato lì che ha avvicinato e aggredito una operatrice socio sanitaria: obiettivo sempre la borsa. La donna ha cercato di trattenerla e lui per strappargliela via prima l'ha spinta a terra, poi le ha sferrato un violento calcio. Lei è rimasta un attimo stordita e lui è riuscito ad allontanarsi. L'operatrice sanitaria è poi andata in pronto soccorso dove è stata medicata e dove ha informato dell'accaduto sia il numero di emergenza che il personale del posto fisso di polizia dell'ospedale. Le indagini sembrano però condurre inevitabilmente ai numerosi frequentatori del servizio dipendenze.