- Visite: 136
- Pubblicato: 22 Marzo 2020
Ricordiamo che il Governo italiano ha dichiarato il 31 gennaio lo Stato di emergenza, stanziato i primi fondi e nominato Commissario straordinario per l'emergenza il Capo della protezione civile Angelo Borrelli.
Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge il 23 febbraio 2020 con misure per il divieto di accesso e allontanamento nei comuni dove sono presenti focolai e la sospensione di manifestazioni ed eventi. Successivamente sono stati emanati cinque Decreti del Presidente del Consiglio attuativi: DPCM del 25 febbraio 2020, DPCM del 1° marzo 2020, DPCM del 4 marzo 2020, DPCM dell'8 marzo 2020, il DPCM del 9 marzo 2020 #Iorestoacasa e infine il DPCM dell'11 marzo 2020, che chiude le attività commerciali non di prima necessità.
Tra le misure previste dal 12 al 25 marzo dal Dpcm 11 marzo: chiusura di attività come bar, pub, ristoranti, parrucchieri e centri estetici. Restano aperti alimentari, benzinai, edicole e tabacchi oltre a farmacie e parafarmacie, ottici ed altri eservizi commerciali per generi di prima necessità come quelli per la cura degli animali. Le industrie resteranno aperte ma con "misure di sicurezza".
Restano confermate tutte le misure restrittive del Dpcm del 9 marzo, definito #Iorestoacasa. Il provvedimento limita gli spostamenti delle persone, blocca le manifestazioni sportive, sospende in tutto il Paese l'attività didattica nelle scuole e nelle università fino al 3 aprile.
Con ordinanza del ministro della Salute, emanata il 20 marzo, sono state disposte nuove restrizioni agli spostamenti.