- Visite: 155
- Pubblicato: 23 Dicembre 2019
Sequestro viadotti A14. Il sindaco di Atessa, Borrelli: “Grande sofferenza per le
aziende della Val di Sangro. La Regione intervenga”*
“Disagi, ritardi e code che peggiorano di giorno in giorno. Per la Val di
Sangro, cuore pulsante dell'Abruzzo che produce, è diventato una sorta di
martirio il sequestro dei viadotti dell'A14 tra la nostra regione e la
Marche. Dalla Val di Sangro partono merci e produzioni che, con tir, camion
e mezzi leggeri, rimangono imbottigliate nel traffico che va a rilento.
Situazione che sta creando malumori e proteste, da parte delle imprese, in
sofferenza.
Percorrere la A14 è diventato, purtroppo, sempre più faticoso e rischioso
per tutti. Il provvedimento del magistrato di Avellino sottolinea la
gravità della
situazione, ma non la risolve. Occorre che la Regione Abruzzo, d’intesa con
le altre Regioni adriatiche e con tutte le forze politiche, si attivi
immediatamente per trovare risposte urgenti, pratiche e di buon senso. È
utile comprendere meglio come intenda procedere il magistrato e se sia
disponibile a un dialogo positivo con le istituzioni interessate
all’agibilità e alla sicurezza della A14. Un provvedimento di natura
giudiziale, che merita sicuramente il massimo rispetto, deve calarsi nella
realtà e evitare di complicare ulteriormente le cose. Il tratto
abruzzese-marchigiano dell'autostrada A14 BO-BA, per la città di Atessa e
per la zona industriale della Val di Sangro (35% del Pil regionale) , è
vitale. È una delle vie di comunicazione principalmente usate dalle aziende
di logistica e trasporti. Questo settore è ossigeno per le nostre aziende
che, ogni giorno, a centinaia percorrono spediscono e ricevono prodotti e
materiali di commercio e produzione. Non secondario è l’impatto sul
trasporto di lavoratori e studenti, che talvolta hanno pochi giorni (ore)
di ferie per ritornare in famiglia. In un’epoca in cui "Amazon", in meno di
un giorno, ci recapita un acquisto on-line, è una vergogna impiegare 5 ore
tra Pedaso e Pineto”.