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universita teramo

La "D'Annunzio", l'Università teatino-pescarese dalla debacle del preoccupante calo di immatricolazioni, registrato dal 2011 al 2015: l’ateneo dannunziano perde infatti 3.955 studenti, che matematicamente tradotto significa -36%.
E non è tutto, perché una recente classifica stilata da Il Sole 24 ore, che ha elaborato cifre, intrecciando i dati del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e quelli delle anagrafi degli studenti, evidenzia il calo dell’ateneo che, rispetto alla stessa classifica del 2014 perde tre posizioni, piazzandosi al 33° posto su un elenco di 61 università. Stabile L’Aquila al 53° posto. Chi invece guadagna posizioni è l’università di Teramo, che scala la classifica passando dal 38° posto del 2014 al 31° del 2015 e primeggiando dunque tra le abruzzesi.

tasse

Da sempre novembre è il mese delle tasse, e anche quest’anno lescadenze fiscaliche si addenseranno tra lunedì 16 e lunedì 30 saranno parecchie. Gli autonomi, le imprese e i lavoratori dipendenti verseranno all’erario 53,5 miliardi di euro. 
Entro il 25 novembre i contribuenti operatori intracomunitari tenuti alla presentazione mensile dovranno inviare gli elenchi riepilogativi INTRASTAT relativi alle cessioni e/o agli acquisti e prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese di ottobre.

Entro il 30 novembre va inoltre liquidato il secondo acconto di IRPEF, IRAP E IRES rispettivamente da parte di persone fisiche, imprese, società di capitali, società cooperative e società di mutua assicurazione.
Il 30 novembre rappresenta inoltre il termine ultimo, per coloro che detengono attività finanziarie o patrimoniali all’estero non dichiarate al Fisco, per la presentazione telematica del modello per la richiesta di adesione alla Voluntary Disclosure in materia fiscale al fine di regolarizzare le violazioni commesse fino al 30 settembre 2014.

pensioni donna

Secondo quanto emerge da un sondaggio promosso da Confesercenti e condotto da SWG sulla flessibilità in uscita, circa un milione di lavoratori anziani (il 49%) accetterebbe di andare in pensione anticipata con un taglio dell’assegno, laddove il target è lo stesso della platea dei dipendenti destinatari del part-time per la pensione inserito nella Legge di Stabilità.

Insomma, il 49% dei pensionandi (960mila persone) sarebbe propenso ad andare in pensione in anticipo accettando un taglio dell’assegno previdenziale, quanto molto dipenda dall’entità della decurtazione. nel dettaglio:

  • il 2% sarebbe disposto a ritirarsi in ogni caso,

  • il 30% si dichiara disposto ad accettare solo se la riduzione della pensione non supera il 5%,

  • il 12% accetterebbe anche una decurtazione fino al 10%

  • il 5% sarebbe disposto a subire un taglio dell’assegno fino al 15%.

  • il 29% non accetterebbe forme di prepensionamento e solo

  • il 20% si dichiara indeciso.

 

(Da: "Virgilio - Finanza".)