Cronaca

simone colaiuta

Non c‘è tregua nella lotta innescata sui social tra Alessandro Maiorano (toscano, nel suo curriculum spiccano denunce contro Renzi e le sue spese pazze) e Simone Coccia Colaiuta (nella foto), fidanzato e prossimo marito della senatrice aquilana del Pd, Stefania Pezzopane.

Difficile dire chi abbia iniziato prima; quel che è certo è che i tribunali sembrano occuparsi troppo spesso degli screzi e delle gesta dell’uno contro l’altro.

L’ultimo processo in ordine di tempo, e forse anche quello con le accuse più gravi,  è quello che si aprirà  il prossimo 19 aprile 2017 e che vede imputati Simone Coccia Colaiuta ed il suo agente, Ivan Giampietro, con l’accusa di tentata truffa in concorso.

Il pm stefano Gallo, concluse le indagini preliminari, ha deciso di non archiviare la denuncia di Maiorano del 2015 e di chiedere il processo per i due aquilani.

La vicenda si riferisce ad una serie di «artifizi e raggiri» che sono consistiti nel «concordare tra loro la falsa versione che, a causa del comportamento di Maiorano, Giampietro, il manager, aveva deciso di non dare più seguito ad un contratto del valore di 20mila euro in favore di Coccia Colaiuta».

In pratica Colaiuta ed il manager avrebbero concordato una versione per incastrare Maiorano e chiedergli un risarcimento danni.  

di primio umberto 120613 rep 01 

La data è quella di ieri, l’oggetto è la “costituzione del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo – quadriennio 2016-2020″, la firma è quella del Magnifico Rettore della d’Annunzio Di Ilio, i nomi sono esattamente quelli che sabato scorso avevano fatto gridare allo “scippo rappresentativo e istituzionale” il sindaco di Chieti. Il sindaco di Chieti, Di Primio (nell'immagine di "Telesirio", sopra), all’indirizzo anche del Rettore Di Ilio ma non solo a lui rivolte, sono colme di delusione e sconcerto, ma non hanno smosso alcuna riflessione e quel decreto di nomina del nuovo CdA è stato firmato senza incontrare il sindaco di Chieti come, invece, era stato promesso.

lanciano

Lanciano: bando case, al via la presentazione delle domande per gli alloggi, lo rende noto il Comune, che ha indetto un bando pubblico per l’assegnazione di alloggi di proprietà comunale per situazioni di emergenza abitativa. L’assegnazione in locazione semplice, ad uso temporaneo (massimo due anni), è destinata alle famiglie in condizioni socio-economiche disagiate. Il reddito lordo annuo complessivo del nucleo familiare riferito al 2015 non dve essere superiore a 15.392,55 euro. Le domande possono essere presentate non oltre il 16 novembre prossimo, all’ufficio URP del Comune di Lanciano.