Cronaca

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Il Comune di Avezzano chiude definitivamente la discarica di Santa Lucia e avvia i lavori per la tombatura. Con la firma, si è concluso ufficialmente il lungo iter per la copertura definitiva e la messa in sicurezza dell’area – di proprietà del Comune di Avezzano e attualmente gestita dall’Aciam SpA – utilizzata per circa quarant’anni per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e chiusa nel dicembre 2009, dopo la proroga concessa a seguito del terremoto dell'Aquila. La spesa autorizzata per i lavori, nel dettaglio, comprensiva della quota per il progetto ed oneri fiscali, è stata pari a circa 980.000,00 euro.

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In sette erano finiti sotto processo e ora due di loro sono stati condannati, mentre altre quattro persone sono risultate essere estranee ai fatti. L’indagine era partita dopo una rapina avvenuta alla Coop di Paterno, frazione di Avezzano. Per quel colpo messo a segno nel 2011 una persona era finita in manette mentre un complice era stato denunciato. A distanza di quasi cinque anni è arrivata la sentenza del tribunale di Avezzano. Il giudice Marco Scattoni ha condannato Mauro Gatto, di Pozzuoli, a un anno e sei mesi di reclusione, e Samuele Carnevale, di Avezzano, a un anno. Sono stati assolti invece Angelo Ferreri, di Avezzano, Roberto Scotto Di Santolo, di Napoli, Maria Morzilli, di Luco dei Marsi, Luciana Caputi, di Avezzano e Sara De Luca, di Tagliacozzo, tutti per non aver commesso il fatto. Sono state anche eseguite perquisizioni in tutta la Marsica.

 

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Ha avuto luogo ieri il processo con rito abbreviato che vede sotto accusa Pietro Catalano, 50 anni, il buttafuori accusato dell’omicidio di Marco Callegari (46) avvenuto a Tagliacozzo la scorsa estate. Ieri l’udienza davanti al collegio giudicante per il processo condizionato alla testimonianza di uno dei coimputati, Alexandru Parvulescu, 37 anni, il romeno amico di Catalano, e del figlio della compagna di Catalano, un minorenne, che avrebbe assistito alla scena. Il romeno ha sostenuto che durante la lite tra Catalano e Callegari è intervenuto avvicinandosi, e ricevendo una martellata alla testa da Callegari, che lo ha messo fuori gioco. Fino a quel punto, secondo la sua testimonianza, non era stato esploso alcun colpo di pistola, quindi potrebbe essersi trattato di legittima difesa. Nei prossimi giorni saranno sentiti altri testi.