Cronaca

trasacco comune e carabinieri 110712 rep 07

Le formelle in bronzo realizzate da un noto artista marsicano che Don Francesco Grassi si era permesso di appoggiare sul portale della basilica dedicata ai Santi Cesidio e Rufino non sono state giudicate idonee dalla Soprintendenza  dei Beni Culturali, che ne ha disposto la rimozione.

Una decisione che ha provocato perplessità nell’intera comunità, tanto che il sacerdote in proposito ha scritto una lettera al ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini.

Le decorazioni, secondo Don Francesco Grassi, rappresentano “il senso delle parole di papa Francesco”.

cani

Su via Paganini, ad Avezzano, quasi totalmente al buio perché priva di punti - luce, nelle ore notturne si avvertono i loro latrati; stessa cosa su piazza Cavour e strade limitrofe, così come su via Marcantonio Colonna. Ad Avezzano ci si lamenta (e per questo ci si rivolge alla polizia locale), dei cani randagi che vengono avvistati anche su via Napoli, laddove ci si incammina per il Santuario della Madonna di Pietraquaria. Spesso, questi cani, anche di grossa taglia, sono stati avvistati in branchi da 5 o 6. E molti di essi sono stati individuati in aree centrali cittadine. Un altro fenomeno sempre correlato ai quattrozampe, è quello dei cani padronali i quali, di notte, emettono latrati che non lasciano riposare i vicini. Molte persone, di provata educazione, continuano a tollerare questo stato di cose, ma non è detto che debbano farlo. Qualcun altro, infatti, si lamenta... Telesirio è dalla parte degli animali, ma anche da quella degli esseri umani...

avezzano tribunale 271213 rep 03

E’ uscito dal carcere per comparire davanti al giudice del tribunale di Avezzano, Carla Mastelli. Pietro Catalano, 47 anni, di Tagliacozzo, accusato dell’omicidio di Marco Callegari (46), ieri mattina è stato sentito in merito a una vicenda, risalente a diverso tempo fa, che lo vede sotto accusa, del taglio di piante abusivo messo in atto mentre era agli arresti domiciliari. Ha così lasciato il carcere "San Nicola", dove si trova rinchiuso in attesa delle indagini, per difendersi da un reato avvenuto nella Piccola Svizzera. Era infatti stato accusato di essere responsabile del taglio delle piante, ma lui ieri mattina si è difeso sostenendo che si trovava agli arresti domiciliari e proprio per tale motivo non avrebbe potuto tagliare il boschetto di pini. L’udienza è stata poi aggiornata ad aprile. Catalano è accusato di omicidio volontario.