Cronaca

torrelli evelina 080615

I CITTADINI DI BORGO OTTOMILA

MERITANO UN AMBIENTE SANO, SICURO E VIVIBILE

In occasione dell'ultimo Consiglio Comunale il Gruppo Consiliare "Celano Città Viva", attraverso il suo capogruppo Evelina Torrelli, ha contestato il programma di mandato presentato dalla maggioranza sia per la sua genericità, riguardo agli interventi e le opere che si intendono realizzare e alle coperture finanziarie, sia perché nulla prevede per i quartieri e per i borghi. In particolare per Borgo Ottomila i cui residenti, riuniti in Comitato, hanno ripetutamente sollecitato l’amministrazione comunale per interventi urgenti, non più derogabili così come riportato anche sugli organi di stampa. Durante la seduta del Consiglio abbiamo chiesto quindi che fosse espressamente inserito nella programmazione anche uno specifico punto relativo alle problematiche che attanagliano il Borgo, che vanno dal degrado urbanistico, ambientale, alla sicurezza, ai trasporti, alle infrastrutture etc. Ma soprattutto abbiamo chiesto di focalizzare l’attenzione sulla risoluzione della questione atavica dell’acquisizione al patrimonio comunale dell’intera aerea di Borgo 8000 (comprendente i fabbricati, i terreni e le strade), oggi di proprietà ARSSA: una vicenda mai seriamente affrontata che si trascina da decenni. È dall’anno 2000, con la legge regionale n° 91, che l’ARSSA è stata autorizzata a cedere gratuitamente al Comune di Celano l’intera area di “Borgo Ottomila” ma gli amministratori hanno sempre evitato di definire la questione. La formalizzazione di detto "passaggio" è imprescindibile ed urgente anche al fine di affrontare poi il problema degli immobili, ai quali i cittadini hanno apportato negli anni consistenti migliorie. Soltanto risolvendo a monte il problema si possono finalmente promuovere i necessari interventi volti ad “un capillare intervento di risanamento” di Borgo Ottomila, come prevede la legge regionale, ad una necessaria ed urgente riqualificazione urbana dello stesso, a ridare dignità a coloro che vi abitano, a farli tornare alla pari con gli altri “celanesi”, superando lo stato di isolamento e di abbandoino a cui sono stati costretti negli ultimi anni. La nostra proposta è stata recepita dalla maggioranza con l’inserimento di un emendamento nel programma di mandato. Ora l’amministrazione mantenga l’impegno preso in Consiglio comunale e si attivi immediatamente per costituire un tavolo tecnico, a cui da subito diamo la disponibilità a partecipare con proposte serie. Non ci sono più scuse per affrontare concretamente e risolvere la questione di Borgo Ottomila.

 Celano 14 novembre 2015

cam gestione albi 01Comunicato stampa

Acqua al Lazio, la Regione pagherà, il Cam “riapre” i rubinetti

Regione Lazio pronta a versare 1 milione e mezzo di euro nell’immediato e ad attivare un tavolo per fissare i termini di pagamento dell’intero debito con il Cam (circa 3milioni), la società di gestione del ciclo idrico integrato della Marsica ripristina la normale fornitura di acqua verso i nove Comuni del Cicolano: Borgorose, Collalto Sabino, Collegiove, Fiamignano, Marcetelli, Nespolo, Pescorocchiano, Petrella Salto e Camerata Nuova.

Il Consorzio Acquedottistico Marsicano, che aveva ridotto la fornitura del 50% per i reiterati mancati pagamenti dell’amministrazione laziale, ha “concesso fiducia all’impegno formale assunto dall’assessore regionale alle infrastrutture e ambiente, Fabio Refrigeri, condiviso dal collega al Bilancio, di onorare gran parte del debito, 1 milione e 500 mila euro entro il 10 dicembre, e di attivare un tavolo di confronto per definire un piano di rientro della somma restante entro la prossima settimana. Su queste basi”, afferma l’amministratore delegato, ingegner Giuseppe Venturini, “anche in considerazione della particolarità del servizio, abbiamo riportato la fornitura al flusso normale con l’intento di riportare in parità anche i pagamenti dell’amministrazione Zingaretti”.

Il ripristino della normale erogazione dell’acqua verso i 9 Comuni è stato tempestivamente comunicato alla Regione Lazio, i sindaci del Cicolano, il Prefetto di L’Aquila, il Vice Prefetto di Rieti, l’Ato, e i sindaci soci del Cam, con un avviso: “In caso di variazioni rispetto agli accordi intercorsi nella giornata odierna, si provvederà a comunicare tempestivamente a tutti quanti in indirizzo le azioni poste in essere a tutela della Società CAM SpA”.

L’Ufficio stampa

 

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APPROVATO IL PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE

ABRUZZO

Ieri la Commissione Europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Abruzzo. Si tratta di uno strumento fondamentale della politica agricola comunitaria che, in coerenza con gli obiettivi di Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), prevede azioni e interventi per il mondo rurale abruzzese.

La dotazione finanziaria a disposizione per i prossimi 7 anni è di oltre 432 milioni di euro, di cui 67 milioni co-finanziati dal bilancio regionale: una grande assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione verso il settore. Le parole chiave del nuovo Piano sono: giovani, competitività, innovazione, ricerca, bio- energia, banda ultra-larga, aggregazione, promozione delle filiere alimentari, sviluppo economico delle comunità rurali, inclusione sociale, tutela e valorizzazione della biodiversità, dell’acqua, del suolo e delle risorse forestali e naturali.

Strategica è l’attenzione rivolta ai nuovi insediati, con una dotazione finanziaria considerevole messa a disposizione dei giovani che vogliono iniziare un’attività agricola in Abruzzo, tesa a favorire il ricambio generazionale. Altri profili innovativi sono quelli dell’aggregazione degli operatori per lo sviluppo di reti tra filiere produttive agricole e della valorizzazione delle attività extra-agricole come l’agricoltura sociale.

Il Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso ha commentato: “La sfida è come usare bene queste risorse. Bisogna alzare l’asticella per creare una qualità della spesa che deriva dall’ambizione di fare buone iniziative. La Regione sente il peso della responsabilità di questi 432 milioni e della loro irripetibilità. Ringrazio l’assessore Dino Pepe e il direttore Antonio Di Paolo, che hanno saputo superare le osservazioni fatte dall’Unione europea, ma anche l’ex assessore Mauro Febbo per l’impostazione del lavoro. Ora comincia la sfida, da queste risorse deriva la capacità di collocazione economica e attrattivo-turistica dell’Abruzzo”.

Per l’assessore regionale all’agricoltura Dino Pepe “questi soldi non sono la soluzione di tutti i mali dell’agricoltura abruzzese ma rappresentano un bel sostegno. Adesso verranno fatti i bandi: il primo sarà quello rivolto ai giovani. Il nostro impegno sarà quello di semplificare le procedure e sviluppare intese con il settore creditizio. Alle organizzazioni di categoria, che ringrazio per il supporto, dico che servono progetti di qualità che portino occupazione e sostengano l’economia agricola”.

Il direttore del Dipartimento politiche agricole Antonio Di Paolo ha spiegato che “entro la fine dell’anno avremo un manuale organizzativo per l’emissione dei bandi; in accordo con l’Unione europea faremo un cronoprogramma attuativo degli stessi, così da permettere al comparto di regolarsi su tempi e interventi”.