Cronaca

cocaina

CHIETI: SPACCIO DALLA FINESTRA

- Era in detenzione domiciliare, ma vendeva cocaina alla sua ampia platea di clienti spacciandola dalla finestra di casa. A ricostruire centinaia di cessioni di droga – tramite pedinamenti, sequestri, immagini di una videocamera e intercettazioni telefoniche e ambientali – è stata la squadra mobile di Chieti. Un 53enne, residente in una zona periferica della città, rischia ora di finire dietro le sbarre: il pubblico ministero Lucia Anna Campo ha chiesto nei suoi confronti il carcere. Sono 7, in totale, gli indagati nell’inchiesta portata avanti dalla polizia di Stato. La procura ha sollecitato anche un’ulteriore misura cautelare, in questo caso gli arresti domiciliari, per una 74enne di Pescara, la più assidua “collaboratrice” dello spacciatore incallito, che avrebbe condiviso con lui i guadagni.

agnello pasquale

CHIETI: MULTATO MACELLAIO

- I militari del N.I.P.A.A.F. (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) del Gruppo Carabinieri Forestale di Chieti, unitamente a quelli del Nucleo CC For di Chieti, nell’ambito di una mirata campagna di controllo sulla vendita della carne di agnello in vista del periodo pasquale, hanno elevato una sanzione amministrativa, per un importo di € 4.000,00, nei confronti di un macellaio operante in provincia di Chieti. I militari hanno rinvenuto in vendita sul banco agnello ungherese, mentre la dichiarazione dell’origine delle carni evocava la vendita di un non meglio definito agnello IGP, di modo che un consumatore mediamente attento non era posto nella possibilità di operare una scelta consapevole.

cervo 130212 rep 08

ABRUZZO: “FAUNA SELVATICA FUORI CONTROLLO”

– In Abruzzo, la pressione della fauna selvatica ha superato ogni soglia di tollerabilità. Campi devastati, greggi attaccate, raccolti compromessi e un ecosistema sempre più sbilanciato: è questa la realtà che CIA Abruzzo, Confagricoltura Abruzzo, Copagri Abruzzo e Liberi Agricoltori Abruzzo denunciano in modo compatto, chiedendo interventi urgenti, strutturati e coerenti. La proliferazione incontrollata di cinghiali, cervi, lupi e specie invasive, si legge in una nota congiunta, “sta mettendo in ginocchio l’intero comparto. Il piano per il contenimento dei cinghiali resta in larga parte inapplicato, il prelievo dei cervi è stato sospeso da una sentenza del TAR, la peste suina africana avanza e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono spesso tardivi e del tutto insufficienti. A essere sotto attacco non è soltanto il reddito degli agricoltori, ma la tenuta stessa del territorio.