Cronaca

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TORTORETO: ACCUSATO DI TRUFFA AGGRAVATA

– Avrebbe intascato circa 80mila euro in più negli ultimi due anni, gonfiando le sue busta paga attraverso operazioni contabili: dopo aver chiesto scusa, dichiarando di aver cominciato a restituire i soldi, è stato trasferito in un altro settore. Ed è così che, dopo aver ammesso le proprie responsabilità, un dipendente dell’Ufficio Economato del Comune di Tortoreto, ha conservato il suo posto di lavoro. Indagato con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, la Procura aveva chiesto per lui la misura interdittiva della sospensione dell’attività, richiesta non accolta dal gip che ha ritenuto insussistenti sia le esigenze cautelari che il rischio di reiterazione del reato. Intanto l’inchiesta prosegue, così come è al lavoro la commissione comunale di garanzia per far luce sulla vicenda, scavando anche nelle annualità precedenti.

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AVEZZANO: RESIDENTI FERMANO 4 LADRI

– Sono 4 i giovani fermati dopo essere stati sorpresi a rubare in un’abitazione di San Pelino. Si tratta di minorenni stranieri, ospiti di una casa famiglia del posto, fermati grazie all’intervento dei cittadini che, stanchi dei ripetuti furti, hanno organizzato delle ronde per presidiare i punti più sensibili del territorio. Tre dei ragazzi sono stati bloccati nei pressi del campo sportivo di via XX Settembre, dopo un inseguimento da parte dei residenti. Poco dopo, un quarto giovane è stato individuato e fermato nei pressi dell’Istituto d’Arte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno preso in custodia i 4 e avviato le indagini per chiarire la loro posizione.

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TERAMO: A VUOTO DIVERSI TENTATIVI DI TRUFFA

– Non solo gli anziani nel mirino dei truffatori, infatti nei giorni scorsi in vari comuni della provincia di Teramo sono state tentate varie truffe con un sms. Il testo sempre uguale nel quale la sedicente figlia o figlio invia un sms – con un numero non suo – alla madre o al padre dicendo di aver perso il cellulare o che si trova presso un non meglio precisato ufficio di polizia per denunciarne lo smarrimento, chiedendo il versamento di euro 990 indicando un IBAN, per riacquistare il cellulare. In nessun caso le vittime designate hanno abboccato. A comunicarlo gli stessi carabinieri.