Cronaca

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L’AQUILA: PROCESSO STRADA DEI PARCHI

-  Due anni per inadempimento e frode nei contratti di pubbliche forniture, assoluzione per attentato alla sicurezza dei trasporti. Sono le richieste formulate dal pm, Fabio Picuti, alla presenza del Procuratore capo Michele Renzo, nei confronti degli imputati coinvolti nell’indagine della Procura dell’Aquila sulle condizioni di sicurezza e manutenzione di viadotti del tratto aquilano dell’A24. Si tratta di Carlo Toto, azionista di maggioranza assoluta e presidente onorario della Toto Holding, società concessionaria di Strada dei Parchi, Gianfranco Rapposelli, (amministratore delegato Infraengineering), Igino Lai (direttore generale di esercizio di Strada dei Parchi) e Cesare Ramadori (amministratore delegato di Strada dei Parchi). Al Tribunale dell’Aquila da stamattina è in corso l’udienza che prosegue nel pomeriggio con le arringhe degli avvocati della difesa. Poi è prevista la sentenza, ma potrebbe esserci uno slittamento dovuto a eventuali repliche.

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CHIETI: MORI’ TRAVOLTO DAL TRENO: CONDANNATI OPERATORI

– Si è chiuso con due condanne e un’assoluzione il processo dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Maurizio Sacco, per la morte di un giovane di 23 anni di Ortona, travolto da un treno mentre era sui binari a Francavilla al Mare il 28 febbraio 2017.Otto mesi di reclusione ciascuno sono stati inflitti a Giacomo Amoruso e Maurizio Zazzera, pena sospesa, i quali dovranno risarcire i danni in separato giudizio. Assolto perché il fatto non costituisce reato Raffaele Doria. Doria, nella qualità di macchinista alla guida del convoglio ferroviario, Amoruso e Zazzera, nella qualità di operatori presso il Dco (dirigente centrale operativa) di Bari, tutti pugliesi, erano accusati di cooperazione colposa in omicidio colposo.

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CHIETI: A PROCESSO PER STALKING

- È finito sul banco degli imputati, con le accuse di stalking, violenza sessuale e lesioni personali, ad accusarlo è una ex dipendente della sua impresa edile che nel processo è costituita parte civile, e che ora chiede un risarcimento dei danni di 90.000 euro. Per l\'accusa l\'uomo, ben oltre gli 80 anni, si è reso protagonista di atti persecutori, importunandola sul posto di lavoro, con inviti e regali non graditi, apprezzamenti a sfondo sessuale relativi al seno, chiedendole insistentemente baci o altri approcci e rimproverandola aspramente quando lei cercava di evitarlo. Episodi culminati con un tentativo di baciarla sulla bocca, dopo averla abbracciata proditoriamente e tenendole ferma la testa, senza tuttavia riuscirci per via della resistenza della donna.