Cronaca

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PESCARA: NONNINI ADESCATI DA RAGAZZINE

- Un approccio esplicito, a celare un tentativo di truffa nei confronti di una persona avanti con gli anni. Ma grazie alla prontezza di spirito di un 81enne, l\'avance è caduta nel vuoto. Il fatto, in due episodi, a Pescara risale al giorno di San Valentino e poi di nuovo, nella zona del Conservatorio. «Si è avvicinata una ragazzina, chiedendomi senza tentennamenti se fossi interessato ad un incontro sessuale - racconta G.R., 81 anni, pescarese -. Mi ha impressionato per la giovane età, per la sfrontatezza. Ho detto di no, e senza dubbio, mi sono allontanato, temevo anche che ci fossero dei complici». Una tattica che ha fatto registrare in passato diversi precedenti.

 

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AVEZZANO: ENNESIMA ZUFFA TRA GIOVANI

- Dietro la Cattedrale di Avezzano, ennesima zuffa con feriti. Sembra ci sia una gang composta da minorenni e maggiorenni che stia seminando il panico tra le giovani generazioni che frequentano Piazza Risorgimento e dintorni. Dietro la Cattedrale, ritrovo ormai di giovanissimi, sabato sera l’ennesimo episodio di violenza, sembra siano stati aggrediti due ragazzi minorenni, che hanno riportato contusioni e ferite, che però a quanto pare non si sono rivolti al pronto Soccorso, infatti non ci sono referti e nemmeno ci sono denunce alle Forze dell’ordine. La rissa, sarebbe avvenuta per futili motivi e, stando alle testimonianze raccolte, sono stati tirati fuori anche dei tirapugni. Un fenomeno preoccupante, che sta allarmando molti genitori e giovani ragazzi che vengono avvicinati con delle scuse per poi scatenare queste “zuffe”:

 

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PESCARA: CONDANNA

- Il giudice del tribunale di Pescara Anna Fortieri, ha condannato a 2 anni 6 mesi Carmine Di Felice, il pescarese di 40 anni accusato di aver raggirato e spillato i soldi della pensione (circa 80mila euro) a Nadia e Bartolo, coppia con problemi psichici, della quale si occupò anche la trasmissione “Le Iene”. L’imputato era accusato di circonvenzione di incapace e millantato credito (reato per il quale è stato assolto perché abrogato) per aver fatto credere all’uomo che sarebbe stato assunto in Comune grazie alle sue conoscenze. Di Felice dovrà risarcire un danno che verrà quantificato in sede civile, ma è stata già stabilita una provvisionale di 15mila euro a testa in favore di Nadia e Bartolo.