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- Pubblicato: 02 Marzo 2020
Con una decisione improvvisa e senza che in alcun modo Alitalia abbia coinvolto le istituzioni locali, la compagnia di bandiera ha stabilito - motivando la scelta con l'emergenza Coronavirus e con il crollo delle prenotazioni - che per l'intera settimana entrante il volo delle ore 7:00 del mattino, che dall'aeroporto d'Abruzzo raggiunge Milano Linate, verrà sospeso; mentre l'operativo del pomeriggio, con decollo alle ore 16:30 e primo rientro possibile alle ore 16 del giorno successivo, sarà mantenuto. La stessa compagnia ha reso noto che l'ultimo volo del mattino sarà quello di lunedì 2 marzo (domani) e che lo stop effettivo - per sette giorni - avverrà dal giorno successivo, 3 marzo.
La notizia ha provocato la dura reazione del sindaco di Pescara, Carlo Masci, preoccupato degli effetti che una simile decisione provocherà sull'economia del territorio in un momento certamente molto complicato e non solo per la vicenda Coronavirus: <E' una azione irresponsabile quella che Alitalia ha comunicato alla Società di gestione del nostro scalo aeroportuale. Ciò che sconcerta, aldilà del metodo utilizzato da una società che è sostenuta con risorse pubbliche, è che si sia presa a prestito la vicenda Coronavirus per spiegare un calo delle prenotazioni che invece ha altre ragioni. La nostra protesta sarà durissima e non vedrà protagonista solo il sindaco di Pescara ma anche le altre istituzioni locali e le organizzazioni economiche che su questo aeroporto fanno affidamento per i rapporti con la capitale economica del Paese>. Per il primo cittadino adriatico la sospensione non sarebbe dovuta alla vicenda Coronavirus o al calo delle prenotazioni - usati come paravento - ma ad altre situazioni che evidentemente si vogliono nascondere. <Le tariffe applicate sono altissime - continua Masci - sembrano fatte ad hoc per svuotare i voli e avere l'alibi per chiudere. Se avevano la necessità di fare economia e risparmiare avrebbero benissimo potuto fermare il volo del pomeriggio, meno frequentato e meno utile al business giornaliero, giacché se parti alle 16:30 sei poi costretto a restare una notte a Milano. Basta pensare che RyanAir vola su Orio al Serio con un prezzo cinque volte inferiore. Ripeto, in tutto questo la cosa ancor più grave è che parliamo di una compagnia finanziata con risorse pubbliche>. La conferma arriva da una veloce occhiata alle tariffe previste per l'ultima tratta delle ore 7 del 2 marzo 2020 (cioè domani), prima che intervenga il blocco: ben 336 euro! <Una cosa assurda - riprende Masci - ma c'è anche un secondo motivo, non meno grave, che rende insostenibile la posizione della compagnia di bandiera: l'Abruzzo è una regione terremotata e il collegamento giornaliero Pescara-Milano-Pescara è fondamentale per molte imprese locali che ora invece ne subiranno un danno molto alto. Credo invece che con il calo di viaggiatori il Coronavirus e le scarse prenotazioni centrino poco o niente>. La dura critica ad Alitalia chiama ora in causa ora il Governo: <Chiamo alla mobilitazione le istituzioni abruzzesi - conclude Masci - per salvare l'economia regionale. Chiedo che Roma intervenga per mantenere quella linea e abbattere le tariffe. Dobbiamo tutti insieme spingere per la nostra economia, visto che parliamo - ripeto - di una società che manteniamo con soldi pubblici>.